Soleto, l’antica storia del borgo religioso dalla ricca tradizione architettonica

Nel cuore del Salento sorge il borgo di Soleto, la cui origine è probabilmente antichissima, risalendo all’epoca messapica. Sono state infatti ritrovate delle necropoli del tempo con iscrizioni significative. Un borgo rimasto in vita anche durante l’epoca romana, come dimostrato dalla citazione di Plinio.

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Storia di Soleto

Nell’Alto Medioevo questo borgo fu molto rilevante come centro religioso e culturale, risaltando nell’area della Grecia Salentina. Sotto il dominio bizantino il borgo si ripopolò di abitanti di lingua e cultura greca. Ancora oggi è possibile ammirare l’impianto medioevale, caratterizzato da vie molto strette, disposte in maniera ortogonale. Su queste si affacciano case gentilizie dallo stile rinascimentale, portali di palazzi barocchi, arricchiti da stemmi e decorazioni dall’eleganza molto insolita.

La fase di maggior splendore per Soleto fu tra i secoli XIV e XV, il che coincise con la signoria Raimondello Orsini-Del Balzo. In quegli anni il borgo raggiunse l’apice della ricchezza e del prestigio, divenendo la cittadina principale di una contea particolarmente vasta.

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Cosa vedere a Soleto

L’architettura ecclesiastica domina nello storico borgo, come dimostra la Chiesa Matrice di Soleto, dedicata a S.S. Assunta. Al suo interno vanta una fonte battesimale del Trecento e un pulpito in legno del Settecento.

Da scoprire poi la Chiesa di S. Stefano, che risale alla metà del XIV secolo. Testimonianza della cultura tradizionale dell’abitato del tempo, noto tra i paesi esclusivamente greci per lingua e per rito religioso. All’elenco aggiungiamo poi la Chiesa delle Anime, del Seicento, che presenta un ricco portone barocco, e la Chiesa di San Nicola, che vanta invece un portale intagliato.

Tra le opere architettoniche di maggior pregio c’è la Guglia di Raimondello. Mirabile esempio di arte tardo-gotica, ancora ottimamente conservata. La leggenda vuole che la Guglia sia stata costruita in una sola notte da quattro diavoli. Nella seconda metà del Settecento, però, al fine di porre fine alle dicerie, dovette intervenire il Vescovo di Lecce in persona, Alfonso Sozy Carafa, così da promuovere un dibattito e accertarne i metodi di costruzione.

Da ammirare, poi, la Porta di S. Vito, vero biglietto da visita del borgo di Soleto. Si tratta purtroppo dell’ultima ancora esistente delle quattro erette in origine, che garantivano acceso al centro cittadino. Vennero costruite nel XIV secolo a difesa della terra, ed erano S. Vito ad est, S. Gaetano a ovest, S. Antonio a nord e S. Paolo a sud. Quella che oggi ammiriamo è sormontata da una statua in pietra della Madonna, a evidenziare ancora l’indole religiosa del borgo.

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