Vernole, il borgo della città fortificata di Acaya

Vernole è un borgo che sorge a sud di Lecce e, ovviamente, rientra nella sua ampia provincia. Rientra nei suoi confini anche un piccolo tratto di costa adriatica, così come la cittadella fortificata di Acaya, ben nota ai turisti, che risale al Cinquecento.

Enorme il patrimonio naturale di Vernole, oltre che storico, derivante soprattutto dalla riserva Le Cesine. Si tratta di una meravigliosa oasi naturalistica, attualmente sotto la gestione del WWF. Il borgo rientra nel novero dell’Unione dei Comuni Terre di Acaya e Roca, confinando con Strudà, Acquarica di Lecce, Acaya, Pisignano, Vanze e le marine di Torre Specchia e di San Cataldo.

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La storia di Vernole

Vernole è un borgo molto antico, le cui origini sono lontanissime, risalendo addirittura alla Media Età del Bronzo. I primi documenti che attestano con certezza l’esistenza della cittadina sono di epoca normanna. Nello specifico datati tra l’XI e il XII secolo. Si fa riferimento alla donazione del territorio di Vernole al vescovo di Lecce, Formoso Lubelli.

Nel corso del Rinascimento, i “casali” vicini a questo piccolo abitato divennero dei veri e propri borghi. Ciò ebbe delle conseguenze in termini di innovazioni attuate a livello architettonico, sociale e culturale. L’intera area, dunque, iniziò a svilupparsi.

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Cosa vedere a Vernola

Il territorio di Vernole è caratterizzato da numerose masserie fortificate. Realizzata tra XIV e XIX secolo, con ponti levatoi, fossati difensivi e feritoie dalle quali avvistare i nemici. La loro funzione originaria è venuta meno nel tempo, divenendo centri di attività agricole. Nei pressi del borgo se ne contano ben 19.

Da ammirare poi il pagliaro, simbolo dell’architettura locale più tipica. È composto da differenti strati di pietre, che poggiano l’una sull’altra, restringendosi man mano che si prosegue verso l’alto. Si arriva poi a un’apertura minima nella parte alta. Le pietre non sono mai unite con cemento o malta, bensì incastrate alla perfezione.

Da scoprire, poi, i frantoi ipogei per la spremuta delle olive, così come i palmenti per la produzione del vino ei molini per la macinatura dei cereali. Luoghi che raccolgono tutta la storia societaria di questa cittadina.

Da organizzare, inoltre, una visita presso la città fortificata di Acaya. Una fortezza nata per combattere le invasioni turche nel corso del XVI secolo. Una cittadella autosufficiente ricolma di storia. Gli amanti della natura, infine, possono recarsi entro i confini della riserva naturale Le Cesine. Un’oasi che ogni anno accoglie migliaia di turisti da tutto il mondo.

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