Scorrano: tra storia preistorica, cave da visitare ed edifici di pregio

Scorrano è un borgo della provincia di Lecce, che vanta poco meno di 8mila abitanti. Si trova nell’area centro meridionale della penisola salentina. Il centro abitato vanta un picco massimo di 116 metri sul livello del mare e dista 18 km dal mare Adriatico e 26 km dal mare Ionio.

Interessante la conformazione del sottosuolo, composta da pietra leccese nell’area a nord e carparo nell’area a sud. Tale conformazione calcarea è testimonianza della presenza di cavità carsiche, che in gergo locale vengono definite vore. Alcune di queste sono così caratteristiche da aver spinto gli abitanti a organizzare delle visite turistiche davvero suggestive.

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La storia di Scorrano

L’origine del nome deriverebbe dal console romano marco Emilio Scauro. Sarebbe stato lui a fondare la cittadina dopo la conquista romana del Salento. Tra storia e leggenda, però, pare esserci una distanza enorme. I romani occuparono il territorio un secolo prima della nascita documentata di Scorrano. Si ipotizza invece che questa fetta di Salento fosse stata assegnata a un tale Scurra, veterano romano, e che da esso derivi il nome.

La storia di Scorrano è molto ben radicata nel tempo, considerando come il territorio sia stato abitato fin dall’antichità. Lo testimoniano due menhir presenti nelle campagne circostanti del centro. Le testimonianze più datate risalgono all’epoca preistorica. Al tempo quest’area venne attraversata da popoli di cacciatori e raccoglitori, per poi lasciare spazio a vere e proprie comunità stanziali di agricoltori.

Nei secoli c’è stata la dominazione romana, per poi assistere all’occupazione bizantina. Per secoli, dall’XI secolo, si sono alternate varie forme di controllo feudale sul territorio, a partire dai normanni. Alla fine del XVIII secolo giunsero le truppe napoleoniche in Salento, con Scorrano che tentò di liberarsi dall’ancien regime. Cambiamenti resi impossibili dalla sconfitta di Napoleone. Il Regno d’Italia cambiò le cose ma il fascismo e la seconda guerra mondiale trasformarono la faccia del paese, che subì un periodo di grande emigrazione.

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Cosa vedere a Scorrano

Sono tanti gli elementi di spicco di Scorrano che meritano una visita. Sotto il fronte religioso, si consigliano la chiesa madre di Santa Domenica, costituita da due sezioni cronologicamente differenti. Una del XVI e l’altra del XVII secolo. Spazio poi alla chiesa della Purificazione della Beata Vergine Maria, edificata agli inizi del XVIII secolo. E ancora la chiesa di Santa Maria degli Angeli e la chiesa di San Francesco d’Assisi. Come di consueto, il territorio ne vanta numerose, il che vuol dire che quest’elenco è tutt’altro che completo.

Sul fronte civile, invece, come mancare all’appuntamento con il Palazzo Ducale Frisari, che risale ai primi del Settecento. Realizzato sul sito del preesistente castello di epoca Aragonese e modificato dalle varie famiglie feudatarie che lo possedettero. Annessa c’è anche una cappella gentilizia dedicata a Santa Barbara, connessa direttamente al piano nobile. Arricchita da un altare in pietra leccese. Gli edifici consigliati sono però svariati:

  • Palazzo Veris;
  • Palazzo De Luca;
  • Palazzo Monosi;
  • Palazzo Presicce;
  • Palazzo Siciliano;
  • Palazzo De Lucretiis;
  • Casa Papadia;
  • Casa Torre.

Tra i simboli della città troviamo poi anche Sedile, ovvero la sede dell’antico Municipio, così come la Casa a corte di via Giuseppe Garibaldi, risalente al XV secolo, e la Torre dell’Orologio, a tre ordini, costruita nel 1819.

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