Nardò è una delle mete consigliate per alloggiare in Salento durante una lunga vacanza in Puglia. Bellezza, storia e vicinanza al mare ne fanno una destinazione da non perdere, anche se solo di passaggio. Si tende a consigliare una visita quasi tutto l’anno ma, generalmente, in estate viene preferita da chi non gradisce la gran ressa dei principali centri marittimi, considerando come Nardò si espanda anche verso l’entroterra, garantendo maggiore relax.
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La storia di Nardò
Le origini di Nardò affondano le radici nella preistoria. All’interno delle grotte della Baia di Uluzzo sono state individuate delle incisioni molto rilevanti, considerate come primi esempi di arti figurative in Europa. Quello che oggi è il centro abitato di Nardò, invece, pare abbia avuto origine nel VII secolo a.C., con l’insediarsi dei messapi. Svariate le grotte e cripte sul territorio, che derivano dalla diffusione di monaci basiliani, giunti durante la dominazione bizantina. Furono loro a diffondere riti e culti orientali. Nardò ha vissuto secoli di grande splendore tra la fine del 1400 e l’inizio del 1800, ospitando Università e Accademie illustri. In questa fase fu enorme l’operato degli Acquaviva, rimasti al potere, ufficiosamente, anche dopo l’abolizione del feudalesimo. In epoca più recente, Nardò ha avuto un ruolo anche nel periodo della Seconda Guerra Mondiale. Nei primi anni del dopoguerra, infatti, ospitò più di centomila ebrei scampati ai campi di sterminio tra il 1943 e il 1947, sfruttando la vicina Santa Maria al Bagno per questo scopo. Nel 2005, memori di ciò, la cittadina ha ricevuto la medaglia d’oro al merito civile da Ciampi.
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Cosa vedere a Nardò
C’è tanto da vedere a Nardò, ricca di edifici dall’architettura fascinosa. Iniziamo con Piazza Salandra, vero e proprio cuore del borgo salentino. Al suo interno c’è una colonna con la Guglia dell’Immacolata. Tutt’intorno edifici molto noti con bar e botteghe artigianali. Spazio in piazza anche per la Chiesa del Trifone, così come per il Sedile, splendida costruzione risalente al Rinascimento. Come non citare la Cattedrale Maria Santissima Assunta, arricchita da numerosi affreschi realizzati da 1300 e 1400 e da un crocifisso in legno del XIII secolo.
Da citare necessariamente anche il castello di Nardò, che storicamente ha segnato il passaggio dalla dominazione angioina a quella aragonese. Oggi al suo interno trovano spazio alcuni uffici dell’amministrazione comunale e il Museo della Civiltà Contadina e delle Tradizioni Popolari. Completiamo l’elenco delle attrazioni architettoniche da visitare con l’Osanna di Nardò, tempio realizzato interamente in pietra leccese, seguendo uno stile barocco. Eretto nel XVI secolo, originariamente veniva sfruttato per svolgere alcune funzioni religiose.
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Nardò: dove andare a mare
Nardò si affaccia sulla costa ionica, il che consente ai turisti e locali di godere di alcune delle spiagge più belle del Salento. Località ben servite dai lidi e altre più selvagge, a pieno contatto con la natura circostante. Ecco un elenco di spiagge vicine da annotare:
- Porto Selvaggio;
- Sant’Isidoro;
- Baia di Torre Uluzzu;
- Porto Cesareo;
- Torre Lapillo;
- Punta Prosciutto;
- Santa Maria al Bagno.
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