Nella provincia di Lecce sorge Campi Salentina che si trova precisamente nell’area nota come Piana Messapica. Un luogo incantevole, considerando come la leggera depressione e l’abbondanza di acque sorgive abbiano creato paesaggi magnifici. Ad arricchire il tutto vi è poi una campagna molto rigogliosa, con vigneti e oliveti sparsi un po’ ovunque.
Il nome Campi Salentina è di certo poco usuale e la derivazione è greca. Il termine originario era Campia, il cui significato è piccoli campi. Salentina è invece un’aggiunta successiva all’Unità d’Italia.
I suoi abitanti, i campioti, fanno risalire la data di fondazione del borgo al 926 d.C., circa, al tempo delle invasioni saracene, che rasero al suolo, o quasi, i casali nei dintorni. Entrò a far parte della Contea di Lecce sotto i Normanni, divenendo in seguito sede della Diocesi. Nel Quattrocento venne donata a Carlo Maremonti e restò per più di un secolo tra le proprietà della famiglia, per poi passare ai Paladini. Il lungo periodo feudale avviato si concluderà soltanto nel XIX secolo, con svariati signori avvicendatisi.
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Cosa vedere a Campi Salentina
Punto fisso dell’architettura salentina è l’insieme degli edifici religiosi. In quest’area è da visitare la Chiesa Madre, posta nella splendida Piazza Libertà , luogo cardine della vita cittadina. L’edificio ecclesiastico risale al 1579 e lo stile è Rinascimentale. In seguito, però, le forme antiche sono state in parte adattate allo stile Barocco, aggiungendo decorazioni più elaborate e ricche.
Da visitare, poi, il Santuario di San Pompilio, al cui interno trovano spazio le spoglie di San Pompilio Maria Pirrotti, defunto nel 1766 e reso santo nel 1934. È annesso il convento dei Padri Scolopi, che ospita una splendida biblioteca, che vanta migliaia di volumi antichi.
Non è purtroppo visitabile il Castello, le cui origini risalgono all’imperatore Federico II di Svevia. Si narra scelse questo luogo per trascorrere le proprie vacanze estive. Oggi è di proprietà privata, dopo numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, ed è ammirabile unicamente dall’esterno.
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Cosa fare a Campi Salentina
Scontato parlare di cibo in Salento. Da assaporare in questa parte del territorio pugliese ovviamente oli e vini di gran pregio, così come ortaggi e verdure a km zero. Si consiglia il Negroamaro, prodotto proprio in questi vigneti.
Per quanto riguarda eventi particolari cui prendere parte, si consiglia Sant’Oronzo, dal 31 agosto all’1 settembre, con processione religiosa, spettacoli musicali, fuochi d’artificio e banda musicale locale. Grande spettacolo anche a ottobre (terza domenica, ndr), con i festeggiamenti della storica Fiera Madonna della Mercede, che risale al XVII secolo, con bancarelle in ogni dove che pullulano di qualsiasi prodotto, dall’artigianato all’enogastronomia.
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