Lecce sotterranea: alla scoperta della storia del Salento

“La Puglia è lunga, la devi vedere tutta ed è tutta bella”. Iniziamo citando Checco Zalone, così da convincere anche i meno propensi ai lunghi spostamenti a raggiungere il cuore profondo del Salento, fino a ritrovarsi nel suo “capoluogo”. Nello specifico, però, suggeriamo una visita a Lecce sotterranea, così da scoprire i tesori cittadini che per molti sono ignoti. Nel sottosuolo cittadino si celano più di 2mila anni di storia ed ecco perché non potete perdervi questo tour mozzafiato.

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Lecce Sotterranea: fiume Idume e Palazzo Adorno

La principale attrazione di Lecce Sotterranea è di certo il pozzo che raccoglie l’acqua del fiume Idume. È profondo 10 metri e custodisce il tesoro di questo antico corso d’acqua, che si snoda nel sottosuolo di Lecce e nei secoli è stato al centro di numerose leggende e storie reali.

Acque cristalline che si mescolano alle sorgenti dell’Acquatina, con il primo riferimento storico al corso che risale al XVII secolo, quando Ascanio Grandi ne fece menzione nella sua opera (alcuni sostengono invece il primo sia stato il filosofo Plinio, ma non vi sono certezze).

Seguire il percorso con una guida garantirà storie incredibili, che spingeranno i più curiosi a proseguire fino all’esterno dei confini cittadini, dove le acque della profonda falda incontrano quelle di superficie, riuscendo a risalire ancora oggi grazie a delle cavità naturali. Tutto ciò porta alla formazione di vere e proprie sorgenti, che sono la linfa del bacino dell’Idume.

Sopra il fiume sorge Palazzo Adorno, di certo uno dei più importanti della città salentina. Realizzato nel Seicento da un famoso generale della Marina Imperiale di Carlo V, Gabriele Adorno, vantava nei sotterranei una falda acquifera naturale, circondata da rocce. Un tesoro impareggiabile che, si dice, spinse la famiglia Adorni a godere di quelle acque terse creando una vera e propria piscina. Nei tunnel sotterranei, inoltre, è possibile apprezzare alcune iscrizioni, che confermano come le acque del fiume venissero sfruttate dalla comunità ebraica per i riti di purificazione. Una città ormai morta sotto quella che possiamo ammirare oggigiorno, ma che conserva granai e magazzini, a riprova di un’esistenza da non dimenticare.

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Ingresso a Casa Museo Faggiano

Visitando Lecce Sotterranea, si avrà anche accesso alla Casa Museo Faggiano, che presenta scavi molto profondi, che arrivano fino a toccare i 13 metri nel sottosuolo. È qui possibile ammirare un ricco tesoro, composto da numerosi reperti unici.

Ai resti archeologici, però, si aggiunge un’interessante storia, da scoprire insieme alle guide qualificate dei tour organizzati. La scoperta di questo mondo sotterraneo è avvenuta per caso all’inizio degli anni Duemila.

Il sogno di Luciano Faggiano, proprietario dell’immobile, era quello di farne un ristorante. Dovendo sostituire delle tubazioni fognarie, decise di demolire il pavimento esistente, ritrovandosi così faccia a faccia con dei reperti dal valore enorme, a testimonianza di antiche popolazioni. Lentamente tornarono alla luce resti di un tempo precedente alla nascita di Gesù, da un granaio romano a una tomba messapica, da una cappella francescana ad alcune incisioni realizzate dal celebre ordine dei Cavalieri Templari.

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