San Pietro in Lama, borgo nella Valle della Cupa

San Pietro in Lama è un piccolo comune che supera di poco quota 3mila abitanti. Rientra nell’ampia e bella provincia di Lecce, precisamente nella zona centro-settentrionale del Salento. Il territorio è pianeggiante e posto tra i 33 e i 50 metri sul livello del mare. È nella Valle della Cupa, caratterizzata da una depressione naturale di gran fascino.

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La storia di San Pietro in Lama

Il nome di San Pietro in Lama è legato alla leggenda secondo la quale l’apostolo Pietro, indirizzato verso Roma, passò da questa zona un tempo acquitrinosa. Il tutto per evitare Lecce, che era pagana. Nel dialetto locale l’area di San Pietro in Lama era denominata “lama”.

In alcune carte geografiche il casale viene segnalato con il nome di San Pietro de l’imbrici. Il tutto per la presenza di artigiani, che lavoravano argilla e terracotta, realizzando tegole. Dal 1816 al 1865 il comune fu denominato ufficialmente Lama.

Il nucleo abitato di San Pietro sorge nei pressi del tracciato di strade antiche che collegavano un tempo Lecce con Copertino, così come la città di Rudiae con Porto Cesareo. I primi documenti in merito al borgo risalgono al XII secolo, con il casale di San Pietro in Lama che faceva parte delle terre governate dal normanno Roberto il Guiscardo.

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Cosa vedere a San Pietro in Lama

L’architettura religiosa vede in cima alla lista di luoghi da ammirare di certo la chiesa di Santa Maria della Croce, così come la chiesa di Sant’Antonio Abate. Come non citare, poi, la cappella della Madonna del Pozzino, la cappella della Madonna dei Fiori e la cappella dell’Immacolata.

La chiesa di Santa Maria della Croce è stata realizzata nel 1655. Vanta una facciata a capanna, senza alcun particolare elemento architettonico. L’interno conserva un affresco cinquecentesco, posto al centro di quello che è l’altare maggiore. Ai lati dello stesso ci sono poi due tele della metà del XVII secolo.

La chiesa di Sant’Antonio Abate, invece, è la più antica dell’intero borgo. È stata infatti costruita nel 1682. A dire il vero questa è però la data del suo quasi totale rifacimento, dopo il danneggiamento subito dall’antica cappella che risaliva al 1546. Ben più complessa la facciata rispetto all’altra chiesa citata, con una cornice marcapiano.

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