Palmariggi è un piccolo borgo pugliese, in provincia di Lecce. Trova spazio nel Salento centro-orientale. Il suo territorio è principalmente in pianura, con dei lievi rialzi sassosi, che fanno parte delle serre salentine. Il borgo è circondato da una campagna molto ricca di uliveti secolari, ben segnata da muretti a secco a delimitazione delle proprietà.
A nord-est del centro abitato troviamo l’area della Serra di Montevergine, che è ricoperta da una vasta pineta e macchia mediterranea. Il comune confina con quelli di Cannole e Bagnolo del Salento a nord, a est con quelli di Otranto e Giurdignano, a sud con Giuggianello e a ovest con Muro Leccese e Maglie. C’è tanto da ammirare in questa porzione di Salento.
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La storia di Palmariggi
Il nome del borgo di Parlmariggi deriva da un evento prodigioso che, stando alla tradizione, sarebbe avvenuto dopo la presa di Otranto da parte dei turchi. Gli abitanti di San Nicola, un casale vicino, invocarono il pronto aiuto della Madonna, che apparve loro con in mano una palma, al seguito di un esercito. I turchi scapparono e la popolazione fu salva. Il borgo mutò allora il nome in Palmarice, poi Palmaricce e infine Palmariggi, in onore della Madonna.
Il territorio è frequentato fin dall’età del bronzo, come testimoniano i dolmen e menhir presenti. Lo sviluppo come nucleo abitato, però, risale al Medioevo. Le prime notizie certe si hanno a partire dal 1269, quando Carlo I d’Angiò divise il feudo, concedendone una metà a Giovanni Garzia de Lombier.
In origine, stando agli storici, Palmariggi fu un castello di Otranto, edificato a sua difesa. Intorno sorse poi il primo agglomerato urbano, denominato Casale San Nicola, più volte assalito, smantellato, distrutto e ricostruito.
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Cosa vedere a Palmariggi
Le architetture religiose non mancano e si consiglia di apprezzare da vicino la Chiesa madre di San Luca Evangelista, il Santuario della Madonna di Montevergine, la Chiesa di Maria Santissima della Palma e la Cappella della Madonna del Monte.
Per quanto riguarda gli edifici civili, invece, sono Palazzo Vernazza, Palazzo Bitonti, Palazzo Modoni e Torre dell’Orologio a godere della maggiore attenzione da parte dei turisti. Per quanto riguarda il novero delle architetture militari, infine, è degno di nota il Castello Aragonese, parte di un ampio sistema difensivo, anch’esso destinato un tempo alla tutela di Otranto.