Se si parla di Ruvo di Puglia, si fa riferimento a una cittadina dell’entroterra, in provincia di Bari. Vanta poco più di 24mila abitanti e fa parte, geograficamente parlando, del Parco nazionale dell’Alta Murgia. Un piccolo gioiello, a poca distanza da un altro luogo da visitare, Terlizzi.
Nel Comune trova spazio il Museo archeologico nazionale Jatta. Al suo interno sono presenti reperti dell’età ellenistica. Tanti i motivi per raggiungere Ruvo di Puglia, a partire dalla sua magica atmosfera, tra stradine lastricate di pietra bianca nel centro storico alla sua architettura, fino allo stile di vita rilassato e placido di cui poter godere.
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La storia di Ruvo di Puglia
Per apprezzare fino in fondo un luogo scoperto, occorre conoscerne la storia. Quella di Ruvo di Puglia di perde nei secoli. Alcuni reperti di pietra lavorata, rinvenuti nei dintorni del centro, farebbero risalire i primi antichi insediamenti al paleolitico medio. Gli archeologi hanno rinvenuto inoltre resti di villaggi che confermano la presenza dell’uomo fin dal VI millennio a.C.
I Morgeti abitavano l’area già nell’età del Bronzo. Vennero poi scacciati dagli Iapigi nel corso dell’età del Ferro. Ruvo fu protetta di Atene e alleata di Taranto. Col tempo, però, dopo la guerra persa contro Roma, ottenne la cittadinanza durante la Repubblica. Fu quindi trasformata in municipium sotto l’Impero.
Per molti secoli è stata sotto il dominio dei conti Carafa. In seguito ci fu quello napoleonico, fino ai moti liberali. In questa fase si distinse in particolare Giovanni Jatta, avvocato della città e tra i protagonisti degli scavi archeologici. A seguito dell’unità d’Italia, giunse l’illuminazione elettrica. Era il 1905. Nove anni dopo, invece, arrivò l’acqua pubblica.
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Cosa vedere a Ruvo di Puglia
Numerosi i monumenti in città, tanto religiosi quanto civili. Partiamo dalla concattedrale, tra gli esempi di romanico pugliese più noti. Annessi alla struttura il campanile, che risale al XI secolo, e il Palazzo vescovile.
Numerose le chiese, coma da tradizione in Puglia. Suggeriamo la Chiesa di San Domenico, la Chiesa di San Rocco e la Chiesa di San Giacomo al Corso. Tra i Palazzi storici, invece, spicca Palazzo Jatta, che ospita il museo già citato. Da apprezzare per il suo stile rinascimentale Palazzo Spada, così come Palazzo Pirlo-Rubini.
Altro edificio caratteristico è la Torre dell’Orologio, realizzata nel 1604 e restaurata nel 1870. In antichità la città vantava inoltre una cinta muraria, in grado di resistere a numerosi assedi. Demolita intorno al 1820 a causa di ragioni di igiene pubblica. Ne restano però alcune tracce.