Rutigliano, borgo tra artigianato e spiritualità

Poco più di 18mila abitanti per il borgo di Rutigliano, in provincia di Bari, che vanta una secolare tradizione figulina. Ciò ha portato alla nascita di una produzione di fischietti artigianali in terracotta di grande valore. A ciò si aggiunge una coltivazione particolarmente apprezzata di uva da tavola.

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Cosa vedere a Rutigliano

Il viaggio a Rutigliano non può che avere inizio dal suo centro storico. Passeggiando per le sue stradine strette, si possono ammirare numerosi edifici dal grande interesse storico e artistico. Si pensi alla Collegiata di Santa Maria della Colonna e San Nicola. Si trovano in piazza Umberto I. Spazio poi al Palazzo Settanni, in corso Mazzini. Al suo interno è possibile visitare il Museo Didattico di storia e Arte Sacra. Un modo per gettarsi pienamente nella storia e nella cultura del posto.

Come non citare il Castello Normanno. Eretto con ogni probabilità a partire dal X secolo, al fine di proteggere gli insediamenti del luogo dagli attacchi esterni. In origine era costituito da un’unica torre di guardia. Verso la metà dell’anno 1000, però, l’edificio venne rimaneggiato dai normanni, fino a ottenere l’aspetto attuale. Nei secoli successivi vennero aggiunte due torri, quella di guardia e il bastione. Dopo il 1123, invece, venne realizzato il fossato, in parte ancora visibile. Il torrione circolare, infine, venne costruito nel XIV secolo.

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Musei e luoghi religiosi

Sono due i musei da visitare a Rutigliano. Il primo è il MUDIAS, ovvero il Museo Didattico di Arte e Storia Sacra. Le sue sale sono riccamente affrescate. Ospitato in un edificio ottocentesco, vanta mostre temporaneo e un museo permanente dedicato all’arte sacra locale.

L’altra struttura è il Museo Fischietto in terracotta. Nato nel 2004, presenta i migliori pezzi manifatturieri prodotti dagli artisti locali. Abbiamo citato l’arte sacra, dunque perché non parlare anche di luoghi di culto di pregio. Spazio alla Chiesa di Santa Maria della Colonna e San Nicola, detta anche Chiesa Madre. Istituita da papa Niccolò II nel 1059. Nel corso dei secoli ha subito numerosi restauri. Entrano, ci si ritrova in uno spazio diviso in tre navate, in cui poter ammirare un antico leggio marmoreo. Tra le opere presenti, la più affascinante è l’icona raffigurante la Madonna delle Grazie. Altro luogo spirituale che merita d’essere apprezzato di persona è il Santuario del Santissimo Crocifisso. Eretto dove un tempo sorgeva una chiesa intitolata a Sant’Andrea. All’interno troviamo la statua che gli dà il nome. Una scultura di Vespasiano Genuino, raffigurante il Cristo in croce, denominata il Santissimo Crocifisso, per l’appunto.

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