Parabita è un comune sito nell’entroterra salentino. Fa parte dell’ampia provincia di Lecce e vanta quasi 9mila abitanti. Si trova poco a est di Gallipoli, il che ne fa una meta comoda da visitare per chi intende godere di una visita in Puglia all’insegna del divertimento nelle classiche zone “di massa”.
In questo territorio è presente un sito archeologico molto noto e di grande importanza, la grotta delle Veneri. È ben nota per il ritrovamento di due statue in osso di bue, raffiguranti delle veneri paleolitiche.
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La storia di Parabita
Il nome Parabita deriverebbe dal neo-greco παρα-βατα, dunque para-bata, che significa “vicino a un varco o un passo”. Il riferimento va alla costruzione del borgo originario sul valico delle serre salentine. Un’altra ipotesi si connette alla leggenda sulla città di Bavota, ampiamente smentita dagli storici.
Questo territorio è stato abitato fin dall’antichità. La presenza dell’uomo nell’area può essere fatta risalire fino a 80.000 anni fa. Tutto ciò è confermato dalla presenza di alcuni selci ritrovati in differenti grotte della zona. A ciò si aggiungono frammenti ossei e le già citate statuette in osso di bue o cavallo. Per quanto riguarda invece il nucleo primordiale cittadino, questo risale probabilmente al periodo normanno. Al tempo si riprodusse l’assetto urbanistico tipico del periodo, con mura difensive e quattro porte di accesso.
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Cosa vedere a Parabita
Per indicare i luoghi da vedere di Parabita partiamo da quelli di natura religiosa, come la Chiesa di San Giovanni Battista, che si dice sia stata realizzata sui resti di un’antica chiesetta del XIII secolo dedicata a san Biagio.
All’elenco aggiungiamo la Basilica santuario della Madonna della Coltura. Realizzata tra il 1913 e il 1942 su progetto dell’architetto Napoleone Pagliarulo. A dimostrazione di come questo territorio sia stato abitato fin da epoche lontane, anche questa struttura è sorge su una precedente degli inizi del XVII secolo, a sua volta sorta sulle rovine di una cappella del XIV secolo.
Da scoprire anche le bellezze della Chiesa dell’Immacolata e della Chiesa delle Anime del Purgatorio. Parabita ospite inoltre due cripte bizantine, quella di Santa Marina e quella del Cirlicì (cavità naturale trasformata in luogo di culto nel XII secolo).
Per quanto riguarda le architetture civili, invece, da segnalare il Palazzo d’Alfonso o Castriota, il Palazzo dei Veneziani, Palazzo Ferrari, Palazzo Vinci, Palazzo Lopez Y Royo e Palazzo Ramis, che vanno dal XV al XI secolo. Di grande fascino il Castello angioino, edificato per potenziare il sistema difensivo della città, così come il sito archeologico della Grotta delle Veneri, che riporta indietro fino all’epoca paleolitica.