Nelle classifiche dei borghi più belli d’Italia, Otranto è spesso nei primi posti e non si fa fatica a capire perché. Un luogo noto anche come il comune più a oriente d’Italia, vanta panorami mozzafiato e un centro storico ricco di colori e storia. Al tempo stesso, però, ha preso parte al progetto Borgo del Futuro, e di seguito spieghiamo che vuol dire.
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Otranto, borgo del futuro
Insieme ad altri 11 borghi italiani, Otranto ha peso parte a Borghi del futuro, iniziativa del Ministero per l’Innovazione Tecnologia e la Digitalizzazione, così come dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Il nome ufficiale del programma è Smarter Italy, che ha come obiettivo il sostegno per i borghi italiani che presentano siti di interesse storico e culturale. L’idea era quella di aiutare le imprese locali a sviluppare progetti innovativi, investendo 90 milioni di euro, al fine di portare certi luoghi ufficialmente nel nuovo secolo. Un modo intelligente per attrarre anche un nuovo tipo di turismo, quello dei nomadi digitali, che possono lavorare in giro per il mondo, previa connessione Wi-Fi.
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Alla scoperta di Otranto
Otranto è in provincia di Lecce e rappresenta una tappa necessaria per chiunque voglia davvero scoprire le bellezze del Salento. Qui il punto panoramico più noto è Capo d’Otranto, conosciuto anche come Punta Palascia, che è di fatto il più a est d’Italia.
Il litorale del borgo è splendido e si estende per 25 km, circa, con spiagge molto variegate. Tratti sabbiosi diffusi nell’area settentrionale e zone rocciose che non mancano, spesso a picco sul mare. Abitata fin dal Paleolitico, Otranto è stata vissuta da differenti popolazioni, dai Messapi ai Greci, così come dai Romani, che le diedero il titolo di municipio. Nella loro fase, Otranto divenne una delle città marinare più importanti di tutta la Puglia.
Tra i monumenti principali ci sono la Cattedrale d’Otranto, le cripte di San Nicola e del Padreterno, così come le Catacombe di San Giovanni, Palazzo dei Mori, Palazzo Lopez e le numerose masserie tutt’intorno, che conservano la tradizione. Di grande rilevanza la Torre Sant’Emiliano, così come i siti archeologici dell’Ipogeo di Torre Pinta e della Grotta dei Cervi. Chiunque voglia cimentarsi nella scoperta del territorio, oltre che del centro storico, non potrà mancare all’appuntamento con questi luoghi. In aggiunta suggeriamo il laghetto di bauxite, che si trova nei pressi della baia delle Orte.
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