Olivia Wilde innamorata dei taralli pugliesi: tutti i tipi

La bellezza della Puglia continua a conquistare le star di Hollywood. C’è chi ha scelto di trasferirsi in Salento, come Helen Mirren, e chi ci sta seriamente pensando, come Kim Basinger. C’è poi l’attrice e regista Olivia Wilde che, trascorrendo alcuni giorni di vacanza in Puglia, ha di colpo scoperto la meraviglia dei suoi prodotti tipici. Il risultato? Non può smettere di mangiare taralli.

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Olivia Wilde affamata di Salento

Olivia Wilde sta condividendo con i suoi follower le avventura in Puglia. Sta visitando numerosi luoghi magnifici, dedicandosi particolarmente al cibo tipico della regione. Ha pubblicato numerosi video del suo soggiorno a Cisternino, borgo pugliese molto caratteristico, sito nella Val d’Itria, precisamente in quella che viene definita la Murgia dei trulli.

Girovagando per le sue stradine, tra case bianche, antiche chiese ed edifici storici, l’attrice e regista ha avuto modo di assistere all’esibizione della Conturband di Turi, per poi ballare con il dj set di Roberto Ferrari. A colpirla a sorpresa, forse ignara della grande tradizione enogastronomica regionale, sono stati i taralli. Se ne è perdutamente innamorata e c’è da credere che se ne porterà un bel po’ a casa, facendo scorta.

Ha spiegato come creino dipendenza e non sembra più in grado di smettere di mangiarne di tutti i tipi. Si è poi rivolta ai suoi fan, chiedendo quali siano gli ingredienti, magari per tentare di ricreare la ricetta al ritorno in America.

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Tipi di taralli

Non esiste un solo tipo di tarallo, sia chiaro. La ricetta classica prevede l’impasto di tutti gli ingredienti, formando degli anellini con le dita, per poi bollire il tutto in acqua. Venuti a galla, andranno lasciati riposare, per poi cuocerli in forno il giorno dopo. Questa è la versione più comune del tarallo pugliese, quello bollito.

Un altro tipo prende il nome di scaldatelli, bolliti e con doppia cottura, in acqua bollente e in forno ma, a differenza di classici, sono più grandi.

Una differente versione si distingue per l’aroma. La versione classica è al finocchio ma oggi le varianti abbondano. È comune individuarne alla cipolla, al peperoncino, alle patate, al pomodoro, al rosmarino e alle olive. Fino a questo punto abbiamo parlato però di taralli salati ma esistono anche quelli dolci. Sono divenuti particolarmente comuni quelli glassati. Da gustare i taralli con le mandorle e i taralli ricoperti di zucchero, così come al cioccolato e all’uvetta.

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