Maruggio è un piccolo Comune pugliese, che vanta poco più di 5mila abitanti. È nella provincia di Taranto ed è noto soprattutto per il suo centro storico, edificato quasi totalmente da parte dell’ordine dei cavalieri di Malta. A ciò si aggiunge la produzione ottima del vino primitivo.
Il borgo rientra nel novero dei più belli d’Italia e si trova in un avvallamento naturale a circa 40 km da Taranto, ai piedi delle Murge tarantine, nel Salento nord-occidentale. Comprende inoltre la frazione di Campomarino, che si affaccia sul mar Ionio.
Un borgo colmo di storia e molto importante e noto, al confine con territori altrettanto di alta considerazione, come Manduria, Sava e Torricella. Mancano dei corsi d’acqua, a eccezione di un piccolo torrente lungo circa un chilometro e mezzo, noto come canale del Curso, in contrata Castigno. Il territorio si affaccia sul mar Ionio e la costa si estende per 9,2 km (prevalentemente sabbiosa).
Maruggio, dal tesoro del borgo alle spiagge caraibiche
Cosa fare a Maruggio
I santi protettori di Maruggio sono San Giovanni Battista e San Cristoforo. I festeggiamenti in loro onore si svolgono il 13 e il 14 luglio. Furono i cavalieri di Malta a portare qui il culto di San Giovanni Battista, che in dialetto è San Giuanni. A partire da quel momento, la figura venne venerata come santo protettore il 24 giugno. Si è poi registrato un cambio data, si ritiene in conseguenza di un decreto vescovile del 1928. Con questo documento episcopale si accoglieva la richiesta dei maruggesi di poter celebrare nei giorni 13 e 14 luglio. Ciò in relazione al ricordo del miracolo di San Giovanni che avrebbe salvato il paese da un violento temporale.
Il culto di San Cristoforo, San Kristofuru in dialetto, è invece nato all’inizio del Novecento. Il Santo è stato poi dichiarato compatrono nel 1962. Durante il periodo della festa, anticamente veniva organizzata anche una fiera.
Da evidenziare anche la Festa della Madonna del Verde, in dialetto la Matonna tu lu Verdi. Celebrata per una leggenda popolare, secondo la quale la Madonna avrebbe fatto guarire molto persone. Tra queste anche tanti bambini. Tutti salvati dal favismo, che dava colorito verde al corpo. Per questa caratteristica avrebbe ricevuto l’appellativo di Madonna del Verde. In passato era meta di pellegrinaggi anche dai paesi limitrofi. La festa cade il 21 novembre.