I borghi nascosti del Salento: itinerario tra storia e tradizione

Immagina di passeggiare tra vicoli antichi, respirando la storia e le tradizioni che queste stradine raccontano. Ogni borgo è un piccolo tesoro, con la sua atmosfera unica, i suoi sapori e un fascino speciale che sa di passato. Se stai cercando qualcosa di diverso per un viaggio autentico, lontano dai percorsi turistici più affollati, i borghi nascosti del Salento sono quello che fa per te! Abbiamo preparato un itinerario perfetto per scoprire cinque borghi salentini che ti lasceranno a bocca aperta e con tanti ricordi indimenticabili.

Un itinerario che porta lontano dalle mete turistiche più frequentate, alla scoperta di un Salento autentico, dove ogni borgo racconta una storia diversa. Perfetto per chi cerca un turismo più lento e consapevole, fatto di incontri e di scoperte, questo viaggio nei borghi nascosti del Salento ti regalerà emozioni uniche e ricordi che porterai con te.

Specchia, antico borgo del Salento tra due mari

Specchia: il borgo incantato

Specchia è uno dei borghi più belli d’Italia, un piccolo gioiello di architettura e tradizioni salentine. Passeggiando per le sue stradine strette e lastricate di pietra, ti sembrerà di fare un salto indietro nel tempo. Il centro storico, chiuso al traffico, è un susseguirsi di case in pietra, archi e piccoli cortili interni che trasmettono un senso di calma e autenticità. Da visitare assolutamente il Castello Risolo e la Chiesa di Sant’Eufemia, che rappresentano al meglio lo stile sobrio ma elegante dell’architettura locale. E se sei amante della buona cucina, fermati in una trattoria per assaggiare le specialità tipiche, come i ciceri e tria, una pasta con ceci e verdure dal sapore unico.

Presicce, il lato nascosto del Salento: cosa vedere e dove mangiare

Presicce: la città degli ulivi e dei frantoi ipogei

A pochi chilometri da Specchia trovi Presicce, conosciuta anche come la “città degli ulivi”. Questo borgo affascinante è famoso per i suoi frantoi ipogei, antiche strutture sotterranee dove, già dal Medioevo, si produceva l’olio d’oliva. Visitare uno di questi frantoi è un’esperienza unica, che ti farà scoprire l’importanza della coltivazione degli ulivi per la cultura salentina. Presicce è inoltre caratterizzata da palazzi nobiliari, chiese barocche e cortili segreti, dove il tempo sembra essersi fermato. Non perderti una passeggiata tra gli ulivi secolari che circondano il paese: la vista di queste piante maestose ti lascerà senza fiato.

Corigliano d’Otranto, borgo patria del griko

Corigliano d’Otranto: il cuore della Grecia Salentina

Se sei affascinato dalla storia e dalle culture antiche, Corigliano d’Otranto è una tappa imprescindibile. Situato nel cuore della Grecia Salentina, quest’area è caratterizzata da una forte influenza greca, ancora visibile nel dialetto, nelle tradizioni e nella musica locale. Il Castello de’ Monti, con le sue eleganti facciate e il fossato, è uno degli esempi più interessanti di architettura militare rinascimentale in Salento. All’interno del castello, oggi trasformato in un centro culturale, si tengono spesso mostre, eventi e concerti di pizzica, la musica tradizionale salentina. Corigliano è perfetto per immergersi in un mix di storia e folklore che rende questo borgo unico.

Giurdignano: il giardino megalitico d’Italia

Per gli appassionati di archeologia, Giurdignano è un piccolo paradiso. Questo borgo ospita il più grande concentrato di monumenti megalitici d’Italia, con dolmen e menhir che risalgono a epoche preistoriche. Camminare tra questi antichi monoliti, sparsi nelle campagne e nelle piazze del paese, dà l’impressione di trovarsi in un museo a cielo aperto. Ogni monumento racconta una storia antica e misteriosa, legata ai culti pagani e alle credenze di popoli che abitavano queste terre molto prima della nascita del Salento moderno. Giurdignano è il luogo ideale per chi ama esplorare il passato più remoto della Puglia.

Sternatia: il borgo che parla griko

Chiudiamo l’itinerario con Sternatia, un altro gioiello della Grecia Salentina. Qui si parla ancora il griko, un dialetto di origine greca che affonda le sue radici nella Magna Grecia e che è stato tramandato di generazione in generazione. Le strade di Sternatia sono animate da piccole botteghe artigianali, dove gli abitanti lavorano ancora la terracotta e altri materiali tradizionali. Una visita alla Chiesa di San Giorgio e alla Torre dell’Orologio ti farà apprezzare l’architettura semplice e solenne di questo borgo, mentre una chiacchierata con i locali ti permetterà di scoprire di più sulla cultura e sulle usanze locali.




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