Cellamare: piccolo gioiello fermo nel tempo

Visitare la Puglia una sola volta, per quanto si decida di restarci a lungo, non può ovviamente bastare per scoprire tutte le perle nascoste di questo territorio. Ne citiamo una, Cellamare, picco borgo in provincia di Bari.

Ancorato al passato, a un tempo che non esiste quasi più. In questo luogo, con poco più di 5mila abitanti, i semafori non esistono e si gioca liberamente in strada. Sembra quasi un set cinematografico volto a rappresentare una realtà di fine Ottocento inizio Novecento. Dimensioni ridotte e tanti tesori da scoprire, ecco quali.

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Storia di Cellamare

Le origini di Cellamare sono alquanto misteriose. L’unico documento che ne accerti la nascita è uno statuto depositato presso l’Arcidiocesi di Bari. Al tempo era un villaggio con pochissimi abitanti, tutti contadini o allevatori.

Nel corso del tempo non sono mancate, purtroppo, numerose invasioni, con barbari che hanno depredato l’intera area, distruggendo seminato e abitazioni. Divenne un feudo nel 1200, sotto l’ala di numerose famiglie nobili al potere. Il loro operato spinse la cittadina a risplendere. Molti degli edifici del tempo sono rimasti intatti e oggi costituiscono luoghi culturali di grandissimo interesse.

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Cosa vedere a Cellamare

Il centro storico è il cuore pulsante di Cellamare, dal momento che racchiude al suo interno luoghi di culto, fortezze militari e, in generale, un’architettura davvero unica. Il tour del borgo può avere inizio dal castello, che è di origine medievale. Nel corso dei secoli è stato più volte ricostruito, fino a divenire una residenza signorile nel XVI secolo. La sua sezione più antica è senza dubbio quella del portale d’ingresso, che comunica con la terrazza dell’edificio.

All’elenco dei luoghi da visitare si aggiunge di certo la Chiesa di SS. Annunziata, che si erge sulle fondamenta di un’antica chiesa da tempo distrutta. Questa “nuova”, risale al 1854. Al suo interno troviamo sei cappelle in totale, tre per ogni lato. Uno dei dipinti più importanti è di certo lo sposalizio di Santa Caterina. Tra le caratteristiche chiave troviamo la torre campanaria.

È però di certo più ammirata dai turisti la Torre dell’orologio, che sarebbe la Torre civica in realtà, posta in largo Don Bosco. La sua storia inizia nel 1923, il che la rende un elemento “giovane” della cittadina.

Da segnalare c’è di certo il Menhir di Cellamare, che si trova nelle campagne, in direzione di Rutigliano, quasi al confine con Noicattaro. Vi è un’incisione NOJA che ha decine di migliaia di anni e, in generale, un enorme valore storico, culturale e archeologico.

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