Celenza Valfortore: borgo medievale sui Monti Dauni

Celenza Valfortore è un borgo dalla vista spettacolare, nato su una collinetta che si affaccia sulla Valle del Fortore. La leggenda vuole che la fondazione risalga allo storico Diomede. Nel corso delle guerre sannitiche, nel 275 a.C., i Romani la distrussero, costringendo i superstiti a trovare riparo sulla collina, dando inizio a un nuovo insediamento, Celentia.

Il borgo medievale si è conservato quasi intatto, fino ai giorni nostri. A dominare il centro è la torre merlata del Palazzo Baronale. Caratteristiche le stradine antiche, che rivelano sprazzi caratteristici magnifici a ogni passo, tra portali scolpiti, fontane, monasteri e palassi signorili dalla lunga storia.

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Cosa vedere a Celenza Valfortore

Gli elementi caratteristici di Celenza Valfortore sono svariati, tra chiese, edifici e reperti archeologici. Da visitare senza dubbio il Palazzo Baronale, o Castello, realizzato tra il XV e il XVII secolo dal Gambacorta. Un edificio imponente caratterizzato da una torre merlata e tre logge raffinate. Attualmente di proprietà privata, dunque ammirabile solo dall’esterno.

Tappa immancabile al Museo Archeologico Antiquarium Comunale, posto nel chiostro del Monastero di San Nicola. Una visita nella visita, dunque. Qui ci sono i reperti archeologici che evidenziano le origini di Celenza, dal neolitico fino al tardo-romano.

Come non cimentarsi nella scoperta delle Porte, ovvero gli antichi accessi della città di Celenna. Meritano uno sguardo attento. Porta Nova, in dialetto cautone, vanta lo stemma dei Gambacorta. Al di là di essa si apre un belvedere da sogno. Porta San Nicola presenta invece la scultura di una mano che stringe un pugnale. Nei pressi del Castello, invece, c’è la Portella, detta anche supportico in dialetto. A completare il novero c’è infine la Porat Carlina.

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Cosa fare a Celenza Valfortore

Il richiamo della natura è molto forte in questo luogo. Si consiglia infatti di cimentarsi nella scoperta dei boschi di Celenza, che costituiscono una grandissima area verde. In passato questo territorio era ricchi di Monasteri e Casali, ma soprattutto è stato terreno di caccia di briganti.

All’interno dei boschi troviamo differenti sentieri. Da sottolineare, poi, che in località Casone lamele è visitabile il Centro di ambientamento e ripopolamento della selvaggina. All’elenco aggiungiamo inoltre la contrada Minconga, che si trova nei pressi del borgo. Qui ci sono sorgenti di acqua, aree picnic attrezzate e tanta vegetazione meravigliosa. Di cose da fare nei dintorni di Celenza Valfortore ce ne sono molte. Basti pensare al Santuario Santa Madonna delle Grazie. È a breve distanza dal centro, immersa in uno scenario naturale molto quieto. Si tratta di un edificio settecentesco, che vanta ancora un’antica statua lignea della Madonna delle Grazie, attribuita al Di Zinno.

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