Il giardino megalitico d’Italia: visita Giurdignano, la Stonehenge d’Italia

A pochi chilometri da Otranto troviamo il bellissimo borgo di Giurdignano, dove tutta la magia dei Dolmen e dei Menhir si sprigiona. Il gran numero di megaliti presenti ne fa una località unica nel suo genere. La tappa ideale per chi desidera scoprire altro del Salento, al di là delle sue bellezze costiere e dell’ottimo cibo.

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I megaliti di Giurdignano

Innegabile che chi metta piede a Giurdignano sia a caccia dei megaliti presenti, tanti a dire il vero. C’è però anche altro da scoprire e di seguito ve ne parliamo nel dettaglio.

Partiamo però proprio dai grandi protagonisti. In questo storico borgo salentino, a un passo da Otranto, troviamo ben 18 Menhir e 7 Dolmen. È facile quindi intuire come questa fetta di territorio venga chiamato comunemente dai locali come il giardino megalitico d’Italia. Col tempo, però, si è diffusa un’altra definizione, decisamente calzante: la Stonehenge all’italiana.

A differenza dello storico sito UK, però, non abbiamo tutti i reperti nello stesso luogo, tutt’altro. Si può dire come il borgo si sia sviluppato intorno a essi. I megaliti sono infatti presenti tanto in aperta campagna quanto in strade pubbliche. Altri, invece, sono posti nei cortili di semplici abitazioni civili. Che vuol dire ciò? Che in nessun caso è previsto il biglietto per ammirare frammenti di storia di questo calibro.

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Tour dei megaliti

Non mancano di certo tour organizzati, che consentono di apprezzare i megaliti e, al tempo stesso, essere certi di conoscerne storia a dettagli. Il percorso per riuscire ad ammirare i principali Menhir e Dolmen sparsi nel territorio ha generalmente inizio nella piazza principale di Giurdignano.

Da qui si prosegue verso la campagna aperta, cimentandosi attraverso stradine molto singolari. I primi individuati sono i Menhir Gemelli, di circa due metri e mezzo, posti l’uno di fianco all’altro, quasi identici. Appena fuori dal borgo si trova un frantoio storico, Trappitello del Duca. Venne scavato nella roccia nel XVI secolo e oggi è stato totalmente ristrutturato, così da poter ammirare gli attrezzi del tempo, usati per la produzione dell’olio.

Tutt’intorno la campagna è magnifica, rigogliosa e colma di frutti e ulivi. A circa 500 metri dal frantoio troviamo il Menhir Vicinanze 1, alto circa 3 metri. Spazio poi per il numero 2, a sperone di roccia. Tornando nel centro del borgo, invece, si può ammirare il Menhir San Paolo, che supera i due metri. Sorge su uno sperone, nel quale è stata scavata la suggestiva cripta di San Paolo.

Nell’area c’è anche il Menhir San Vincenzo, di quasi 4 metri, nei cui pressi si consiglia la visura presso la cripta bizantina San Salvatore. In circa quattro ore si sarà stati in grado di fare un salto nella storia, magari con una guida esperta, trovando il tempo ovviamente di assaporare piatti della tradizione enogastronomica locale salentina.

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