Se sei in Salento nel periodo della festa dei morti, c’è un piatto che non può mancare sulle tavole delle famiglie: il Grano dei morti. È una ricetta semplice ma carica di significato, che si prepara per onorare i defunti il 2 novembre. Questo piatto ha radici antiche, e i suoi ingredienti simbolizzano la fertilità e il ciclo della vita. È una tradizione che mette in contatto il mondo dei vivi con quello dei defunti in modo dolce… e gustoso!
Ingredienti del Grano dei morti
- Grano cotto: la base del piatto. Non stiamo parlando di pasta o riso, ma proprio di chicchi di grano! Cuocerlo richiede un po’ di tempo, ma ne vale la pena.
- Melograno: simbolo di abbondanza e fertilità, con quel tocco di acidità che bilancia i sapori.
- Noci e mandorle: croccanti e saporite, perfette per dare consistenza al piatto.
- Vino cotto o mosto: questo dolcificante naturale lega tutti i sapori, donando dolcezza e quel tipico profumo che sa di tradizione.
- Cannella: un pizzico di calore e spezie per arricchire il tutto.
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La preparazione del Grano dei morti
Partiamo dal grano. Bisogna cuocerlo in abbondante acqua fino a che non diventa tenero. Ci vuole pazienza, ma è un processo semplice. Una volta pronto, scolalo e lascialo raffreddare.
Intanto, prepariamo gli altri ingredienti. Sgranate il melograno, rompete a pezzetti le noci e tostate leggermente le mandorle. E qui arriva il bello: unire tutto! Mescola il grano cotto con i chicchi di melograno, le noci e le mandorle, poi aggiungi il vino cotto (o mosto, se preferisci) per dolcificare il tutto. Non serve esagerare, basta quel tanto che basta a dare dolcezza e umidità.
Infine, aggiungi una spolverata di cannella. Se non ti piace, puoi ometterla, ma ti assicuro che è quel tocco in più che rende il Grano dei morti davvero speciale.
Perché è così importante?
Potresti chiederti: “Va bene, ma perché proprio questo piatto?”. Beh, il Grano dei morti non è solo un dolce, è un legame con il passato. In Salento, prepararlo il 2 novembre è un modo per onorare i defunti, una tradizione che si tramanda da generazioni. Questo piatto, nella sua semplicità, porta con sé il ricordo di chi non c’è più e celebra il ciclo della vita.
Le noci e il melograno sono simboli di fertilità e abbondanza, mentre il grano rappresenta la rinascita e la vita stessa. Preparare il Grano dei morti è un modo per mantenere vivo questo legame con i nostri antenati, celebrando la continuità tra passato, presente e futuro. Non è solo un piatto da gustare, ma un momento di riflessione, in cui ogni ingrediente ha un significato profondo.
Anche i bambini partecipano a questa tradizione, aiutando a rompere le noci o mescolando il grano, e ricevendo in cambio una dolce merenda. È un modo per tramandare alle nuove generazioni un po’ di quella cultura e di quei valori che rendono il Salento così speciale.
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Un dolce che racconta storie
Oltre al suo simbolismo, il Grano dei morti è anche un dolce davvero gustoso. Il mix di dolcezza e croccantezza, dato dalle noci e dal melograno, unito alla consistenza del grano e alla nota speziata della cannella, lo rende perfetto da gustare in famiglia, magari a conclusione di un pranzo o di una cena.
Se non l’hai mai preparato, ti consiglio di provarlo! Non solo scoprirai un sapore nuovo, ma potrai anche fare un viaggio nel passato, riscoprendo un pezzetto di quella tradizione che unisce il Salento al resto del mondo.