Neviano e è un piccolo paesino del Salento, in provincia di Lecce, abitato da poco più di 5000 persone. Ci troviamo sul versante centro occidentale, in quella parte di territorio che viene definita Serre salentine. Un borgo strategico e per le proprie visite nell’aria, che è ancora al di fuori di quelle che sono le tratte del turismo di massa. Sorge a circa 30 km dal capoluogo provinciale, Lecce, così come a 13 km dal Mare Ionio.
Siamo a 108 m sul livello del mare, con il centro moderno sviluppatosi nel corso del XX secolo. Questo trova spazio in un’area più pianeggiante, mentre una quota leggermente superiore si trova l’antico centro storico. Ciò comporta che il Comune risulti compreso tra gli 80 e i 170 m sul livello del mare.
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Cosa vedere a Neviano
Il territorio circostante il borgo di Neviano è quasi del tutto coltivato. L’olivo e la vite occupano la quasi totalità della produzione locale. In termini commerciali spicca di certo l’Olio Terra d’Otranto, così come vini che caratterizzano l’economia del posto.
Una visita a Neviano spinge inoltre i turisti alla scoperta di altre località del territorio. A nord il borgo confina con i comuni di Galatone, Seclì e Aradeo. A est, invece, con Cutrofiano, mentre a sud con Collepasso e Parabita, e a ovest con Tuglie e Sannicola. Luoghi ricchi di storia e bellezze paesaggistiche e architettoniche.
Tra i luoghi di maggior interesse troviamo la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, che risale alla metà del XIX secolo. Interno a croce latina con presbiterio e copertura a botte. Spazio inoltre alla Chiesa della Madonna delle Nevi, che risale alla prima metà del XVII secolo. La sua costruzione si lega a una leggenda, ancora tramandata. La tradizione vuole che due mercanti di Gallipoli, sorpresi da un temporale, abbiano trovato ripari in una grotta, passandovi la notte. Al mattino ripresero il cammino ma il quadro della Madonna delle Nevi che portavano rimase incastrato nella roccia. Un segno interpretato come volere della Vergine di restare a Neviano. Per questo venne edificato un tempio.
Merita una visita anche l’Abbazia di San Nicola di Macugno, censita nel 1378. Del complesso rimangono due grotte scavate nella roccia. Una è integra e l’altra in buona parte crollata. Spazio poi per una torre fortificata, con a lato un locale a volta a botte, due forni e altrettanti silos.
Per quanto riguarda le architetture civili, infine, dobbiamo elencate il Palazzo Comunale, del XX secolo, in stile Liberty, il Palazzo Tafuri, del XVI secolo, e il Castello, il cui primo nucleo risale alla metà del XV secolo.