Panni, il paradiso degli amanti della natura e del brivido

Uno dei tanti piccoli gioielli della Puglia è un borgo di nome Panni, in provincia di Foggia. Vanta poco meno di 1000 abitanti e vanta una ricchissima storia. Di seguito riportiamo una ricca analisi di questo luogo, che consigliamo caldamente di visitare.

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La storia di Panni

Il centro storico di Panni è molto antico. Gli studi hanno evidenziato tracce dell’esistenza di quest’ultimo fin da un’epoca remota, compresa tra il VII e il V secolo a.C.

Il nome scelto deriva dal dio Pan, protettore di montagne e boschi, che ancora oggi appare nello stemma ufficiale. Riferimenti che riportava già Plinio il Vecchio. Il borgo viene invece menzionato in alcuni documenti soltanto nel 1400. Una testimonianza drammatica risale al 1456, con riferimento a un’epidemia di peste che ha decimato la popolazione. In secoli più recenti, invece, il borgo è stato martoriato da gravi perdite dovute alle battaglie che hanno coinvolto l’Italia dall’Unificazione alle guerre mondiali.

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Cosa vedere a Panni

I luoghi religiosi di Panni sono di grande interesse, a partire dal trittico composto dalla Chiesa Madre Maria SS: Assunta, la Chiesa del Purgatorio e la Chiesa del Calvario. Da segnalare, inoltre, anche il Convento della Madonna del Bosco, che trova spazio alle falde del monte Crispignano.

Sul fronte civile, invece, poniamo in evidenza il Palazzo Manuppelli. Una costruzione imponente con un portale a tutto sesto, arricchito da una chiave di volta con tanto di stemma.

Per ammirare la natura circostante, invece, si consiglia il Belvedere Toppolo, in prossimità dei resti dell’antica torre. Da qui si può godere di un panorama incredibile. E restando in ambito naturale, gli amanti delle avventure all’aria aperta avranno molte attività da svolgere in quest’area.

È possibile cimentarsi in un’avventura di trekking, scoprendo questi luoghi da fiaba, o magari provare il brivido di andare a cavallo. Si possono raggiungere gli antichi mulini ad acqua, che caratterizzano il territorio. Ci si può anche rifugiare nel querceto, al cui interno c’è la Chiesa della Madonna del Bosco.

Anche i più avventurosi troveranno pane per i propri denti. Questo è infatti un paradiso per gli amanti del parapendio. Dal cielo si potranno ammirare numerose aree incredibili, dal Monte Crispiniano all’Altopiano di Monteleone, fino alla Valle del Cervaro.

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