Trepuzzi è un borgo di circa 14mila abitanti nella provincia di Lecce. È situato nell’area nord-ovest del capoluogo provinciale ed è un centro agricolo e industriale. Rientra nel gruppo Valle della Cupa, del parco del Negroamaro, così come dell’unione dei Comuni del Nord Salento.
Appartiene a Trepuzzi anche una porzione della marina di Casalabate, precisamente quella meridionale, sulla costa adriatica. Un borgo che in tanti visitano in combinazione con altri, come Squinzano, che confina a nord, Novoli, che è a sud, Campi Salentina, che è a ovest e la stessa Lecce, a est.
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La storia di Trepuzzi
I primi documenti storici che attestano l’esistenza del borgo di Trepuzzi risalgono al 1190, quando re Tancredi divenne conte di Lecce. Assegnò al tempo i casali al Vescovo di Lecce. Leggenda vuole che al tempo dei romani, qui nei pressi, sorgesse un’ara dedicata al dio Bacco.
Proprio qui i patrizi della vicina Lupiae si davano appuntamento per i Baccanali. Da qui il nome Tripudium dato al luogo. In seguito si aggiunse un altro nucleo abitato all’area, con tre pozzi, che sono quelli che trovano spazio nello stemma comunale.
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Cosa vedere a Trepuzzi
L’architettura religiosa a Trepuzzi è molto ricca, come dimostra la Chiesa di Maria Santissima Assunta in Cielo, che risale ai primi del XVII secolo. Eretta nel 1603, fu poggiata su una costruzione precedente.
L’elenco dei luoghi ecclesiastici è vario, comprendendo le seguenti: chiesa della Purificazione Beata Vergine della Maria (1633), Cappella di Santa Croce (1858), Chiesa di Maria Santissima Addolorata (1883), Cappella dell’Assunta (1799), Cappella di San Giuseppe Patriarca (XVII secolo), Cappella di Sant’Antonio abate (XVII secolo), Cappella delle Anime Sante (1912) e il Convento di Sant’Elia (1575).
Sul fronte civile, si segnala la bellezza e la storia di Palazzo Petrucci. Realizzata a partire dal XVI secolo, trova spazio nell’antico nucleo cittadino. È di fianco alla chiesa Madre. Vanta due corpi ed è in carparo.
Da visitare inoltre Palazzo Bianco, che è la sede del municipio, realizzato nel XIX secolo. L’edificio è ornato da decorazioni scultoree e l’interno presenta dipinti in stile liberty. Come lasciar sfuggire, infine, le case a corte, ovvero le abituazioni sull’isolotto delimitato da Corso Umberto, via San Giuseppe e via Assunta. Si tratta della zona più antica del borgo.