Surbo è un salentino posto nell’ampia provincia di Lecce. Parliamo del Salento centrale, e per la precisione di un comune che dista appena 5 km dal centro leccese. Al suo interno è inglobato anche il borgo di Giorgilorio, che dista soltanto 1.8 km. Il territorio di cui fanno parte è la celebre Valle della Cupa, così come il Parco del Negroamaro.
Un paesino di circa 15mila abitanti, incastonati nella campagna di Lecce. Si tratta di una enclave di Lecce, come per alcuni dimostrerebbe il nome. Si dice infatti che Surbo sia una forma moderna di sub-urbe, ovvero sobborgo. Per altri, invece, la denominazione deriverebbe dal greco sourbon, la sorba, che era una pianta molto diffuso in tempi antichi.
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Storia di Surbo
Surbo è un borgo di origine medievale, ceduto da re Tancredi D’Altavilla, normanno, al monastero dei Santi Niccolò e Cataldo di Lecce. Il territorio è però abitato fin da tempi antichi, come numerosi ritrovamenti hanno dimostrato. Oggetto in bronzo, conservati presso il Museo nazionale archeologico di Taranto, risalgono alla prima metà del XII secolo a.C., a testimonianza di contatti tra gli Iapigi e il mondo egeo.
Col passare del tempo il potere laico di Lecce si fece sempre più ingombrante, facendo di Surbo un feudo dei propri sindaci, fino al XVI secolo, dipendente amministrativamente ed economicamente dalla grande città. Tanti i proprietari, fino a Livio Pepe, nobile napoletano, che lo acquistò nel 1643 dalla Regia Camera. In seguito, nella metà del XVIII secolo, passa ai conti di Pisignano, i Severino, per poi subire l’acquisto di Giuseppe Romano di Brindisi. Occorre attendere il 1806 per l’abolizione del feudalesimo con Giuseppe Bonaparte.
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Cosa vedere
I primi documenti che menzionano il borgo di Surbo risalgono al 1180. Parliamo dei tempi di Tancredi D’Altavilla, il che conferisce una storia antica all’abitato, meta obbligata per i turisti incuriositi dal passato di queste terre.
Differenti gli esempi di tradizioni e bagagli culturali di differenti periodi storici. Risale al periodo medievale l’antica Torre dei Cavalieri, probabilmente al secolo una piccola base militare occupata da uomini armati, responsabili della difesa della zona dagli attacchi dei turchi.
Sono le autorità religiose ad aver lasciato sul territorio i segni più evidenti. Parliamo ad esempio dell’antichissima Chiesa di Santa Maria del Popolo, molto amata dai turisti, costruita sul finire del XIII secolo e totalmente ristrutturata. Caratteristica è anche la chiesa medievale di Santa Maria d’Aurio, costruita nel XII secolo. Per molto tempo è stata parte integrante di un’antica masseria, di cui non mancano di certo esempi sul territorio.
La più famosa è la Masseria Melcarne, che risale al 1500 ed è ora trasformata in un agriturismo molto pittoresco. Particolarmente bella anche la Masseria Barrea, dotata di torri di guardia del XV e del XVII secolo.