Supersano è uno storico borgo salentino, posto a soli 39 km da Lecce. Una cittadina dalle origini antichissime, considerando come quest’area abbia visto il passaggio dell’uomo fin dalla preistoria. A dimostrare i primi insediamenti sono i menhir, con il più famoso che è di certo il Coelimanna, che prende il nome dalla vicina chiesa. La loro presenza fa risalire l’impronta umana nel territorio di Supersano al Neolitico.
Nel corso del tempo la zona è stata di grande attrazione per pastori e allevatori, considerando la presenza di grandi pasture e ghiande del bosco Belvedere. Svariate le dominazioni, passando dagli Orsini del Balzo, durante il dominio normanno, ai d’Aragona in seguito, fino ai Carafa del Traetto e ai Gallone, principi di Tricase. Per assistere alla soppressione della feudalità, la popolazione di Supersano ha dovuto attendere il 1806.
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La chiesa di Supersano
L’architettura religiosa ha un enorme peso in Salento. Sono numerosi gli esempi in tal senso e di enorme pregio. Chi giunge a Supersano deve necessariamente recarsi presso la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo. Quest’ultima sorge sulle antiche fondamenta di una chiesa molto piccola, che venne abbattuta nel lontano 1723. Individuare questa struttura è molto semplice, considerando come si trovi proprio nel centro storico del borgo di Supersano.
La facciata è alquanto sobria e il portale non è di certo unico nel suo genere. Vanta però un’antica storia e al suo interno è custodito unfonte battesimale romanico. A destare particolare attenzione è però soprattutto la cripta nota come della Coelimanna, o Virgo Manna Coeli. Si tratta infatti di una delle poche non ipogee, scavata nel costone in tufo. Intrigante inoltre l’accesso, che passa attraverso uno spazio largo appena un metro e, insieme con una finestra, rappresenta l’unica fonte di luce.
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Il castello di Supersano
Furono due grandi generali di Carlo V a dare l’ordine per la costruzione del castello di Supersano. Il tutto avvenne dopo la battaglia svoltasi alle falde delal collina, dove attualmente si trova il cimitero. La sua storia ebbe inizio nel 1528.
Inizialmente vennero costruite quattro torri in totale, ma oggi di quelle ne resta soltanto una, rivolta in direzione della scarpata nord-est. L’ultima a crollare è stata quella a nord-ovest, venuta giù nei primi anni del Novecento. Venuto meno anche l’effetto dei fossati, ormai del tutto coperti.
Sulla facciata è presente una balconata molto lunga, la cui realizzazione risale al Settecento. Al tempo l’edificio era una casa signorile. Analizzando il tutto, si scopre come alcune finestre risalgano al Cinquecento. L’amministrazione ha inoltre riportato alla luce l’antico giardino, totalmente restaurato.
Ottimo inoltre il lavoro al piano superiore, quello nobile, con le varie fasi delle murature messe in evidenza. Interessante la vista del Mastio normanno.