La storia moderna di San Ferdinando di Puglia l’ha vista al centro di alcuni cambiamenti notevoli. Fino al 2004 questa cittadina era parte della provincia di Foggia, per poi entrare a far parte di quella di Barletta-Andria-Trani. Fino al 1862, inoltre, era nota unicamente come San Ferdinando.
Poco più di 13mila abitanti ma una ricca tradizione turistica, grazie al litorale e alle acque limpide. Si trova a pochi passi da Margherita di Savoia, celebre per le sue terme e la sabbia scura.
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La storia di San Ferdinando di Puglia
Il centro di San Ferdinando di Puglia è stato fondato da Ferdinando II di Borbone, a sinistra del fiume Ofanto. Si trova su una piccola collina, che garantisce un panorama da sogno. Nel 1831 il sovrano si cimentò in un viaggio ufficiale in questa zona. Ebbe così l’idea di risollevare alcuni problemi economi e sociali dell’area, fondando una nuova colonia agricola.
Trascorsi otto anni da quel viaggio, venne presentato il progetto che prevedeva l’insediamento di almeno 50 famiglie provenienti dalle saline di Barletta. Si parla dell’attuale Margherita di Savoia. Progetto divenuto realtà nel 1847, con la fondazione della colonia. Un anno dopo prese il nome di San Ferdinando, in onore del sovrano.
Il grande valore di questo centro abitato è dato dal suo tempo rallentato. Lo spirito antico è stato tutelato, il che rende il borgo una rarità in questo mondo frenetico e inquinato.
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Cosa vedere a San Ferdinando di Puglia
Tra gli elementi di spicco da ammirare a San Ferdinando di Puglia troviamo la Torre dell’Orologio. Ha una pianta ottagonale e fronteggia la Chiesa Madre. Tradizionalmente era installata su di essa una sirena meccanica, che annunciava lo scoccare delle otto del mattino e di mezzogiorno.
Sostituita nel 2012 con una meno potente. Quella antica era in grado d’essere sentita per km, avvolgendo le campagne circostanti. Da scoprire inoltre il Museo Civico, che racconta al suo interno la storia del luogo. Nelle varie stanze c’è spazio per una ricca collezione, che va dal Neolitico all’Alto Medioevo, passando per l’Età del Bronzo.
Intrigante l’antica posta di San Cassano, che vanta un’architettura sobria ma interessante. Sul fronte religioso, invece, al di là della Chiesa Matrice, spazio alla Chiesa Parrocchiale Maria SS. del Rosario. Risale ai primi del Novecento e venne edificata su volere di Monsignor Raffaele Lopez. Per realizzarla sfruttò le offerte versate ogni settimana dai fedeli. Per questo è nota anche come chiesa del soldo. Nei dintorni si consiglia di raggiungere il fiume Ofanto, che garantisce un’area naturalistica colma di paesaggi incontaminati.