Il turismo in Puglia prosegue anche in autunno e non parliamo unicamente di quello che porta numerosi curiosi attraverso gli antichi borghi. Il riferimento è proprio al turismo marittimo, dal momento che le spiagge salentine, e non solo, resteranno accessibili anche in autunno. La Puglia si pone a guida di un progetto di destagionalizzazione del turismo balneare. L’obiettivo è quello di coinvolgere tanto il governo quanto le Regioni in un cambiamento strutturale del calendario della balneabilità, legato a quelli che sono i campionamenti delle acque, che vengono effettuati da maggio a settembre. Si attendono regole ufficiali ma nel frattempo c’è chi si attrezza per continuare a lavorare fino a dicembre, qualora il tempo lo permetterà. Altri invece, secondo la tradizione, chiuderanno molto prima.
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Il progetto di destagionalizzazione incontra il benestare della giunta regionale. L’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane, ha già avuto un incontro con i balneari dei Sib, il cui presidente Antonio Capacchione ha lanciato un vero e proprio appello, affinché vengano rimossi gli ostacoli burocratici, che vanno a disincentivare questa chance di guadagno, che potrebbe cambiare radicalmente il modo di concepire i viaggi nella Regione da parte di italiani e stranieri.
Si richiede l’abolizione dello stop al 15 settembre per i campionamenti delle acque marine, il che è fondamentale per ottenere il via libera alla balneabilità. Un passo importante, questo, per una rivoluzione normativa e culturale che potrebbe fare scuola in tutt’Italia.
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Parlano i dati
Questa iniziativa potrebbe dimostrarsi particolarmente efficace per l’intera Regione. A parlare sono infatti i dati, che evidenziano un aumento notevole degli arrivi e delle presenze a settembre e ottobre del 2022. In generale sono state apprezzate dai turisti quelle località del Mediterraneo che puntano sull’offerta balneare autunnale. Parliamo di Creta e Malta, ad esempio.
Non tutti desiderano stare in mezzo alla calca durante le proprie ferie, così attendono la fase successiva a quella considerata d’alta stagione, ovvero luglio e agosto. Meglio settembre-ottobre e, considerando il clima gentile del Sud Italia, anche da noi sarebbe possibile garantire la balneazione fino all’autunno, con la Sicilia in grado di offrire esperienze da sogno anche a dicembre.
In vista futura, inoltre, tenendo conto dell’aumento delle temperature, tutto ciò potrebbe diventare la norma. Non si tratta di una prospettiva positiva, certo, ma da prendere in acconto. Si attendono conferme in merito e già da 2023 tutto potrebbe cambiare, almeno in Salento, per la gioia dei turisti e degli imprenditori.
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