Roseto Valfortore, meta consigliata per gli amanti della natura

Immerso nei monti della Daunia spicca il borgo di Roseto Valfortore. Un luogo che domina l’alta valle del fiume Fortore. Ricca la sua storia e tanti i luoghi da visitare nei suoi confini, così come nei dintorni. Siamo in provincia di Foggia, a pochi km da Faeto, ben noto per le sagre di maiale, così come da Volturno.

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La storia di Roseto Valfortore

Roseto Valfortore vanta una storia antichissima, che affonda le radici in epoca preromana. Intorno alla valle del Fortore sorgevano insediamenti di Sanniti e Irpini. Controllavano l’intero promontorio. Furono loro a fondare Oppidum Vescellium, laddove oggi sorge questo borgo pugliese.

Il nome Rosito deriva dall’abbondanza di roseti nel territorio. Questa denominazione appare per la prima volta nel 752 in un documento ufficiale del duca longobardo Liutprando. Molto attivo in epoca risorgimentale, Roseto prese parte ai moti garibaldini. In epoca contemporanea si è assistito a una dura emigrazione verso città del Nord e gli Stati Uniti. A dimostrazione di ciò, venne fondata una nuova Roseto in Pennsylvania, oggi centro importante che conserva in parte la tradizione pugliese.

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Cosa vedere a Roseto Valfortore

L’Arco della Terra è l’antica porta d’ingresso al borgo. È anche l’unica rimasta intatta delle quattro presenti in origine. Costruita del tutto con pietre della cava di Roseto. Per quanto riguarda gli edifici religiosi, da non perdere una visita presso la Chiesa Madre di Santa Maria Assunta. Edificata nel 1507 dal feudatario Bartolomeo III di Capua. Un complesso molto grande, con una facciata caratterizzata da una splendida balaustra d’ingresso.

Perdersi nel centro storico è un’attività caldamente consigliata, passando dalla chiesa di San Nicola alle tre fontane in pietra, Fontana Vecchia, Fontana del Titoloe. Fontana Grande. È presente inoltre la casa dell’artigianato, ovvero un piccolo museo dove c’è spazio anche per l’unico forno a paglia dei sette originari.

Gli amanti della natura troveranno pane per i propri denti con il bosco Vetruscelli. Deve il suo nome proprio a quello del primo insediamento. Sorge su un’altura dalla quale si potevano controllare la Serra delle Tre Marine, così come il canale del Feudo, il fiume Fortore e il fiume Miscano.

Nell’area intorno Roseto Valfortore si può inoltre ammirare il complesso dei Mulini. In passato i mulini ad acqua presenti erano utilizzati per la coltivazione e l’irrigazione dei campi. Oggi si possono visitare Mulino Vecchio e Mulino a Valle, splendidi.

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