Racale è probabilmente il borgo per eccellenza in Salento dedicato a coloro che amano uscire dai percorsi turistici. Si tratta di un centro che difficilmente qualcuno vi consiglierà di visitare, sbagliando clamorosamente. Nessuno tende a parlarne, eppure si tratta di un luogo incantevole.
Siamo a metà strada tra Gallipoli e Leuca e chi vi passa, quasi sempre, lo fa di fretta, fuggendo verso altre mete più quotate. Qui, infatti, vecchio e nuovo Salento si incrociano, ma è necessario fermarsi e prendersi del tempo per apprezzare tutto ciò. Come si traduce tutto questo? Spazio a chiese e palazzi meravigliosi, da fare invidia al Salento VIP, per dire. Al tempo stesso, però, non mancano isolati interi del tutto abbandonati. Una città alla quale pare sempre mancare qualche pezzo.
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Racale, città della follia
È tutto così folle a Racale che anche il sindaco, ormai nel lontano 2018, ha organizzato una rassegna culturale intitolata Città della follia. Vecchio e nuovo a braccetto, come detto. Lo evidenzia il murale dell’artista Ozmo, che ritrae San Sebastiano, patrono locale, con intimo Dolce&Gabbana, e punteggi a ogni freccia che lo trafigge.
Poco distante, ed ecco il contrasto, c’è un ex convento medievale, dall’enorme fascino, che oggi ospita un bar ristorante, con locanda, tra i più belli di tutta la Puglia, l’Acchiatura, che sta per grande tesoro. Il tutto arricchito da una piscina naturale sotterranea e, per chi volesse alloggiarvi, prendendo una decisione saggia, da una camera da letto con volta a stella meravigliosa. È tutto così curato e splendido, eppure così totalmente abbandonato. Come un edificio antico e restaurato a tre quarti, con un’area totalmente crollata e lasciata così.
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Innovazione e sapori
Recale ha tante anime. Si trova su di un poggio e da lontano si può ammirare lo skyline di Castelforte. È un luogo fuori dal normale e dal consueto, nel cuore della campagna salentina. A volerne la costruzione fu un medico negli anni ’40, al fine di farne un centro di cura.
Proprio qui è in costruzione una biblioteca innovativa a dir poco, di certo tra le più affascinanti della provincia di Lecce, e non solo. Al suo interno ci saranno videogiochi narrativi di fianco ai libri.
Come non parlare del cibo, infine. Impossibile non innamorarsi dei dolci di Recale, come le Bontà della Dolceria Caruso, agglomerati di nocciole e mandorle molto salati. A ciò si aggiungono i pasticciotti, così buoni da rivaleggiare con quelli antichi di Galatina.