Porto Cesareo è uno dei borghi più famosi del Salento. Gli studiosi riconoscono questo centro come l’erede dell’antico Portus Sasinae, di epoca latina. Oggi è una località turistica particolarmente in voga in estate.
Una delle caratteristiche chiave è la frequentatissima spiaggia, che si estende per ben 17 chilometri. Il tutto con di fronte un arcipelago di isolotti. Il più conosciuto è l’Isola Grande, nota ormai soprattutto Isola dei Conigli. Si può raggiungere tramite un servizio in barca apposito o, se il tempo lo consente, anche a mollo via mare. Acque cristalline e lidi molto ampi siti tra dune naturali, ricoperte di rigogliosa macchia mediterranea. Un vero e proprio sogno a occhi aperti, da tutelare a ogni costo.
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Storia di Porto Cesareo
Le origini di Porto Cesareo sono molto antiche. Questo centro era ben noto già in epoca pre-romana, con il nome di Portus Sasinae. A fondarlo furono gli abitanti di Saseno, piccola isola vicino Valona, in Albania. Apparvero sulle coste ioniche intorno al finire del IV secolo A.C., facendosi conoscere come popolo di commercianti e pescatori molto intraprendenti.
Sbarcarono anche i Micenei, che portarono manufatti dalla propria terra. Vi si stabilizzarono poi i Messapi, la cui presenza è testimoniata da quattro pilastri di pietra, simboli religiosi presso i quali condurre offerte alle divinità.
Intorno all’anno Mille dei monaci dell’ordine basiliano costruirono un’abbazia, che rimase per cinquecento anni, consentendo la rinascita del centro. Il borgo di Portus Sasinae scomparve, infatti, forse a causa di paludi sempre più diffuse o forse distrutta dai Gallipolini.
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Cosa fare
Come detto, l’attrazione chiave per i turisti italiani e stranieri è il mare di Porto Cesareo. Qui si ritrova un ottimo esempio di macchia mediterranea a ginepro, con esemplari arborei tra i più belli d’Italia.
Il fondo sabbioso resta basso per decine di metri, il che attira ovviamente le famiglie con figli. Le acque sono trasparenti e richiamano le atmosfere caraibiche, andando da Porto Cesareo, appunto, fino a Punta Prosciutto, passando per Torre Lapillo, tutte località celebri del Salento.
Abbiamo citato l’Isola dei Conigli, ed è giusto offrire qualche informazione in più. Il nome si è affermato alcuni decenni fa, negli anni Cinquanta, quando venne avviato e poi abbandonato un allevamento di conigli allo stato selvatico. Oggi non ce n’è più traccia e l’isola è un parco naturalistico di grande interesse, con 200 specie vegetali differenti.