Palagiano è un borgo in provincia di Taranto, che vanta poco più di 15mila abitanti. Un paesino che si distingue principalmente per la sua produzione di agrumi. Il territorio vanta inoltre numerose lame, che è il termine che viene utilizzato per indicare dei solchi erosivi poco profondi, così come vie fluviali ottenute naturalmente.
Nel corso della sua storia, Palagiano è sempre stata considerata posta in una posizione strategica. Ciò perché sita al crocevia delle strade principale indirizzate verso il Nord Italia, la Basilicata e la Calabria. Proviamo a comprendere oggi cosa ci sia da ammirare in questa piccola fetta di Puglia.
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La storia di Palagiano
Numerosi gli eserciti che sono passati da Palagiano, alla conquista di territori limitrofi. Parliamo di saraceni e romani, ad esempio. Col passare dei secoli il borgo ha subito differenti dominazioni. Posta sotto il controllo di Roberto il Guiscardo nel 1081, ad esempio, per poi essere acquistata circa due secoli dopo dai Casamassima.
Nel 1806 Palagiano è divenuto un comune appartenente alla Terra d’Otranto, per poi passare in seguito sotto la provincia di Taranto, con il feudalesimo proseguito fino al 1952, ovvero fino all’intervento della riforma fondiaria. Ha così avuto inizio un periodo di forte crescita economica e culturale in quest’area.
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Cosa vedere a Palagiano
La natura domina tutt’intorno questo piccolo borgo pugliese. Basti pensare alla Riserva naturale Stornara. Si tratta di un’area protetta tanto dalla Regione quanto dallo Stato. Si estende per un totale di 7 km e il suo nome deriva dal movimento degli stormi migratori.
Cimentarsi in una visita del borgo vuol dire anche mettere piede nei siti archeologici che questo può vantare. Ci sono ville rustiche d’età romana e preromana, che sono testimonianza della fertilità del suolo in epoca antica.
Numerosi i ritrovamenti effettuati di necropoli, tra corredi, vasi, tombe e dipinti, risalenti al IV-III secolo a.C., con alcuni esempi di ritrovamenti che spiccano sugli altri:
- Villa romana Parete Pinto;
- Frantoio Ipogeo;
- Torre Iato;
- Menhir di San Marco dei Lupini
- Ponte di Lenne;
- Cozzo Marziotta;
- Fontana del Fico;
- Sorgente di Calzo.
Per quanto riguarda le architetture, invece, i luoghi d’interesse non mancano. Sul fronte religioso abbiamo la Chiesa Matrice Maria Santissima Annunziata. Risale al XVIII secolo ed è la struttura cristiana più importante del territorio, seguita dalla Chiesa dell’Immacolata, la Chiesa di San Nicola e il Santuario Madonna della Stella, che si trova però al di fuori del borgo, in aperta campagna. Sul fronte civile, infine, meritano una visita Palazzo Baronale e Palazzo Sannella.