Il promontorio del Gargano è una famosa regione a nord della Puglia. Una meta turistica particolarmente ambita, considerando anche la grande varietà di Comuni che è possibile visitare. La maggior parte di questi vanta una storia millenaria, come testimoniano numerosi monumenti e architetture religiose.
In questo scenario, Ischitella merita una menzione particolare. Vanta poco più di quattromila abitanti e sorge nella provincia di Foggia. Fa parte inoltre del parco nazionale del Gargano. A differenza dei borghi più noti di questa fetta di territorio, in questo abitato non troviamo affacci sul mare. Si tratta infatti di un’area che garantisce relax assoluto ma in campagna, circondati da piccoli monti.
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Cosa vedere a Ischitella
Iniziamo da Palazzo Ventrella per la visita a Ischitella. È il castello locale, che sorge nel centro storico, in cima a un alto colle. Realizzato nel 1714, fu voluto da Francesco Emanuele Pinto. Sorge sui resti di quello che era un antico castello d’epoca Sveva, che crollò probabilmente nel 1646 in seguito a un terremoto. Oggi ne resta soltanto un Torrione, suddiviso in tre piani.
Passando al fronte religioso, è da visitare il convento di San Francesco. Anche in questo caso siamo nel centro storico, che in un tempo lontano era un convento francescano. Si narra che in precedenza qui ci fosse una piccola cappella, donata a San Francesco quando venne in pellegrinaggio in Puglia.
Una visita che portò alla nascita di una leggenda. Si dice che il Santo, nel tentativo di inginocchiarsi per pregare, avesse piantato il proprio bastone all’interno del terreno. Da quello sarebbe germogliato il cipresso di San Francesco, ancora oggi visibile. All’elenco delle testimonianze architettoniche religiose di pregio si aggiungono, poi, la Chiesa del crocifisso di Varano, l’Abbazia di San Pietro in Cuppis e la Chiesa di Sant’Eustachio.
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La storia di Ischitella
Ischitella vanta una storia millenaria, che affonda le proprie radici in epoca neolitica. La prima presenza umana in questo territorio dovrebbe risalire al 3000 a.C., testimoniata da ritrovamenti di materiali di lavoro in pietra, così come di alcune ceramiche presso le grotte circostanti, un tempo abitate.
I primi documenti storici sono invece ben più recenti. Risalgono infatti al X secolo. Si fa riferimento in particolare a un’incursione degli ottomani. Altra testimonianza è invece una bolla papale, che risale al 1058. In essa di chiedeva un’opera di protezione verso la cella di San Pietro in Cuppis.
Svariate le dominazioni susseguitesi nel corso dei secoli, a partire dai Longobardi e fino agli Angioini. L’area venne travolta dal devastante terremoto del 1646, che lasciò in tanti senza abitazione, circondati da monumenti distrutti. Si dovette così procedere a un’opera di ricostruzione. Si può dire, infatti, che Ischitella sia divisa in due. Una parte è nota come La Terra, l’altra come Ponte, rispettivamente interessate da monumento medievali e ottocenteschi, che rappresentano i periodi dei grandi processi di lavorazione.
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