In provincia di Taranto troviamo una cittadina generalmente poco battuta ma decisamente intrigante. Si tratta di Ginosa, borgo incastonato nella roccia della gravina. Vanta più di 21mila abitanti e si affaccia sul mar Ionio. Un vero e proprio spettacolo della natura, tra Puglia e Basilicata.
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Cosa vedere a Ginosa
Iniziamo subito dalle bellezze architettoniche del centro storico di Ginosa. Da ammirare la Chiesa Matrice della Madonna del SS. Rosario. Un edificio antico realizzato nel ‘500, sovrastando i resti di una chiesa più antica preesistente. In onore da secoli della Vergine del Rosario, divenuta patrona locale nel 1765. Non soltanto valore architettonico e storico ma anche paesaggistico. Dal suo sagrato, infatti, ci si affaccia sulla gravina.
Come perdere l’appuntamento, poi, con il Castello Normanno, che domina tre lati della gravina di Ginosa. È connesso alla via principale del paese tramite un punto, che sovrasta un largo fossato. Uno scenario davvero suggestivo, per una struttura che vede nella torre il suo elemento più antico.
Nel centro troviamo poi Piazza Orologio, che deve il suo nome alla presenza dell’antica torre dell’orologio, costruito nel 1820, prendendo il posto del Palazzo del Sedile. Impossibile, infine, non ammirare da vicino la gravina di Ginosa. Un’area naturale protetta, posta nella sezione nord-occidentale della provincia di Taranto.
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Cosa vedere nei dintorni
Gli amanti della natura trovano in quest’area un sogno a occhi aperti. Gli appassionati delle arrampicate potranno divertirsi con le pareti ripide, sperimentando una sfida affascinante. L’intero territorio, però, ha tantissimo da offrire a chi ama trascorrere il proprio tempo in natura. Basti pensare ai numerosi percorsi per il trekking, organizzati o più “rozzi”. Si sottolinea, sotto questo aspetto, la presenza del Cammino Materano, di cui fa parte Ginosa, che dista circa 20 km da Matera.
In questo scenario si può visitare uno dei più antichi villaggi rupestri della Puglia. Sono infatti presenti delle case-grotta, lungo i sentieri segnati dalla roccia. Il tutto tra alte pareti rocciose e fitta vegetazione. Un quadro naturalistico nel quale immergersi, in pratica.
La gravina di Ginosa si sviluppa tra due villaggi rupestri cardine, Casale e Rivolta. Sono di fatto dei musei a cielo aperto, al fine di ammirare un’antica civiltà rupestre. Un viaggio nel tempo, per il quale si richiedono scarpe da trekking e abiti comodi.
Continuando il cammino nei pressi di Ginosa, troviamo altri borghi che meritano una visita. Dalla Marina di Ginosa, rinomata località turistica balneare, a Pineta Regina e Lago Salinella. Aree che valgono decisamente la breve percorrenza in auto.
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