Ceglie Messapica è un borgo dell’ampia provincia di Brindisi, che vanta più di 18mila abitanti. Tanto i rioni quanto il centro storico si contraddistinguono decisamente per la presenza diffusissima di calce bianca. A ciò si aggiungono le caratteristiche viuzze a zig zag, così come le chianche. Il territorio circostante e inoltre ricco di masserie, oliveti e trulli. Si tratta di testimonianze della vita in questi luoghi nel corso dei secoli scorsi. Lo stesso dicasi per le grotte carsiche, sfruttate come abitazioni in tempi passati. Affascinante il centro storico altomedievale, realizzato su di un colle in epoca pre romana. Ospitava l’acropoli dell’antica città messapica di Kailia.
Ceglie Messapica si sviluppa nell’area meridionale dell’altopiano delle Murge. Precisamente tra il Salento e la Valle d’Itria. Un luogo incantevole, un’area collinare che confina con la pianura salentina e prende il nome di Soglia messapica.
Ceglie Messapica: sintesi perfetta del Salento
Cosa fare a Ceglie Messapica
Sono tre le feste patronali che si celebrano a Ceglie Messapica. Il borgo è molto religioso ma ciò non vuol dire affatto che durante queste giornate si pensi unicamente alle celebrazioni sacre. Parliamo di:
- 13 giugno: Sant’Antonio da Padova;
- 26 luglio: Sant’Anna;
- 16 agosto: San Rocco.
Spazio in realtà anche a delle feste minori, legate a Sant’Antonio Abate, qui chiamato volgarmente San Antonio di Vienna. Il 17 gennaio si organizza una sagra che impegna tutta la cittadina, o quasi. A ciò si aggiunge la benedizione degli animali. In passato era inoltre molto sentita anche la festa di Sant’Annunziata, così come l’antica festa della Madonna della Grotta. I tempi cambiano e anche l’importanza dei santi, verrebbe da dire. Lo dimostra ampiamente come un tempo questa fosse la festa principale, festeggiata durante la terza domenica di maggio e poi dal 15 al 18 agosto. Il tutto venne bandito, così come l’annessa fiera, dalle leggi eversive del 1866.
A Ceglie Messapico, inoltre, durante il periodo pasquale si svolgono i riti della Settimana Santa, attesissimi. Questi includono le processioni della Domenica delle Palme, ma non solo. Spazio anche al pellegrinaggio ai Sepolcri, così come alla processione dei misteri. Il tutto risale alla metà del 1700 e ancora oggi la tradizione viene portata avanti. Viverla in prima persona, anche da non religiosi, non ha prezzo.
A ciò si aggiunge il Festival dei Giochi Tradizionali, che ha cadenza annuale si tiene soprattutto d’estate, con numerose manifestazioni però anche durante l’inverno. Parliamo poi della Festa della Scascia Pignata. L’evento si svolge durante il periodo di carnevale e il nome deriva dal termine dialettale locale per indicare il gioco della pentolaccia. Adulti e bambini si misurano in squadre per distruggere con un bastone la pignatta, arricchita all’interno di dolciumi.