Castro, borgo antico arroccato e tutto da scoprire

Castro è uno dei borghi unici e meravigliosi della provincia di Lecce. Un vero e proprio tesoro pugliese, ben rinomato tra i turisti. Ciò soprattutto per le sue acque cristalline, che spingono anche tantissimi visitatori stranieri in questa parte di regione.

È un luogo che sembra ben studiato per essere al centro di un quadro, con la sua cornice marina e la sua vegetazione rigogliosa. Un rifugio ideale per salvarsi dal caos cittadino. Un borgo particolarmente apprezzato anche perché vicino a importanti centri pugliesi, come Otranto, Lecce, Leuca e Gallipoli. Una posizione strategica che permette di coordinare al meglio le visite nell’arco di uno o due giorni.

Castro Marina: spiagge e grotte marine da visitare

Cosa vedere a Castro

Il borgo è diviso in due parti ben distinte. Da un lato abbiamo Castro Marina, dove trova spazio l’antico porto. Dall’altro invece a Castro Superiore, che è il borgo arroccato su di una collina, dalla quale è possibile godere di una vista spettacolare. La visita di certo non può che partire dall’antico castello, anche se non manca chi si reca qui unicamente per godere del mare.

Chi va a caccia di storia antica invece non può che recarsi nel punto più alto della città. E qui che si trova questo edificio realizzato intorno alla metà del Cinquecento, sulle rovine di un castello ancora più antico. La sua incredibile imponenza aveva come principale obiettivo quello di scoraggiare eventuali nemici dall’attacco. Si spiegano così i suoi oltre 900 m², ai quali si uniscono oltre 3 m di cortile interno.

Sul fronte religioso, invece, come non citare la Cattedrale di Castro, che si trova anch’essa nella parte superiore. Un edificio di grande importanza, realizzato nel 1171 seguendo l’usanza del tempo, ovvero costruire sulle rovine di un tempio greco ancora più antico.

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Le grotte

Come perdersi lo spettacolo delle grotte naturali d Castro. Sarebbe un sacrilegio. Le possibilità sono svariate, a seconda del tempo a disposizione. Si va dalla Grotta Palombara alla Grotta Azzurra, dalla Grotta Romanelli a quella che probabilmente è la più famosa del gruppo, la Grotta Zinzulusa.

Quest’ultima è figlia del fenomeno carsico tipico del Salento. Il nome deriva dagli zinzuli, ovvero gli “stracci”. Si parla delle stalattiti presenti in questa grotta, che hanno dato il via alla fantasia dei locali, che hanno visto in queste formazioni naturali geologiche degli stracci.

Un’altra spiegazione si lega a una leggenda, che vuole che un avaro barone di Castro costringesse la figlia e la moglie a vivere in assoluta miseria. Tutto a causa della sua estrema avarizia. Un giorno apparve una fata, che strappò i vestiti di dosso alla figlia, lanciando i suoi stracci logori in aria. Un gesto magico che diede come risultato la formazione della grotta, con i vestiti tramutati in pietra. Il padre venne punito, sprofondando nella parte inferiore e nascosta della grotta. Ciò diede vita a un laghetto, che si crede provenire dagli inferi.

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