Casalnuovo Monterotaro: un panorama da sogno in provincia di Foggia

Nel Sub-Appennino Dauno Settentrionale si trova Casalnuovo Monterotaro. Un territorio molto interessante, caratterizzato da variazioni altimetriche molto rilevanti, da un minimo di 80 a un massimo di 550 metri sul livello del mare. Tutto ciò garantisce un panorama collinare altamente suggestivo.

Si tratta di un piccolo borgo, di appena 1500 abitanti, in provincia di Foggia. Il suo centro storico conserva dei ruderi delle fortificazioni medievali, che sono testimonianza di quella che era l’antica funzione difensiva dell’abitato pugliese. Il suo nome originario era Casalnuovo, ma nel 1862 è stata aggiunta la denominazione ulteriore attuale, Monterotaro, che si lega alla vicinanza al monte omonimo.

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Cosa vedere a Casalnuovo Monterotaro

Ancora oggi è possibile apprezzare le antiche origini del borgo di Casalnuovo Monterotaro, che sono ben visibili nelle architetture locali. Basti pensare alle fondamenta del castello, la cui edificazione risale al IX secolo. A ciò si aggiungono poi i ruderi di una torre. Resti che evidenziano ciò che un tempo era questo luogo in tutto il suo splendore.

Da visitare, inoltre, è di certo la Chiesa della Madonna della Rocca, che sorge sull’unico colle presente nel centro abitato, da tutti noto come La Cappella, data la presenza di questo storico edificio di culto. Nel 2002 il borgo è stato scosso fortemente da un terremoto, il che ha spinto l’amministrazione locale ad autorizzare il restauro della chiesa. Ciò ha riportato alla luce la sua immagine originaria.

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Cosa mangiare e fare

Una delle particolarità gastronomiche della zona di Foggia e provincia è la muschiska, ovvero carne di pecora, vitella o capra, essiccata al sole per 20 giorni. Molto diffusa, poi, è la salsiccia pugliese, che si ottiene da un impasto di carne suina di seconda scelta e grasso, cui aggiungere sale, semi di finocchio e pepe nero.

Sul fronte vegetale, invece, come non citare le olive verdi, dalle quali si ottiene lo squisito olio extravergine, così come i lampascioni, sorta di cipolla selvatica. A tavola si viene inoltre accolti da numerosi formaggi, come ad esempio la burrata, la giuncata e il caciocavallo. Sul fronte vini, infine, si segnalano i Daunia IGT, bianchi, rossi, rosati e passiti.

Non mancano inoltre gli eventi calendarizzati cui prendere parte, con regolarità ogni anno. Tra i più celebri troviamo i festeggiamenti per la Madonna di Pompei e San Michele Arcangelo, che si svolgono l’8 maggio. Il 13 giugno, invece, spazio alla celebrazione di Sant’Antonio da Padova. La festa patronale di Maria Santissima della Rocca occupa invece due giornate, il 15 e il 16 agosto. Terminiamo questo particolare calendario con la festa di Maria Santissima del Rosario, in programma la prima domenica di ottobre.

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