Carpignano Salentino è un borgo affascinante dall’enorme patrimonio culturale e storico. Non è esattamente noto come altri grandi centri turistici del Salento, è chiaro, ma merita senza ombra di dubbio una deviazione, ma soprattutto una visita attenta.
Si tratta infatti di un’esperienza caldamente consigliata per chiunque sia alla ricerca di un po’ di Puglia vera, non trasformata per i turisti italiani e internazionali. Di seguito vi forniamo alcune informazioni cruciali per riuscire a organizzare una gita.
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Cosa vedere a Carpignano Salentino
Carpignano Salentino è poco distante dalla splendida Lecce. Siamo nel Salento orientale e il nome del borgo può essere pronunciato anche in altri modi. Il dialetto salentino lo trasforma in Carpignànu, mentre il griko lo muta in Καρπιν̌ιάνα o Karpignàna.
Il legame con le proprie origini è ancora fortissimo, come dimostra il fatto che dal 2005 faccia parte dell’unione dei comuni rientranti nella Grecia Salentina (nonostante il griko sia sparito da quest’area dal XIX secolo, ndr).
I primi insediamenti sono molto antichi, considerando il ritrovamento di alcuni menhir, Grassi e Croce Grande. Ritrovata inoltre nel centro storico una tomba risalente a circa 1000 anni prima della nascita di Cristo.
Tra le cose da vedere, oltre al centro storico di per sé, tra viuzze ed edifici comuni dall’architettura datata e affascinante, indichiamo la Torre Colombaia, creata per ospitare volatili di vario genere, ma soprattutto colombe, allevate in passato con svariati scopi.
Spazio poi per la Cripta di Santa Cristina, detta anche della Madonna delle Grazie. Si tratta di uno scrigno d’epoca bizantina che custodisce al suo interno affreschi tra i più antichi del Sud Italia. Per scoprire e comprendere la storia di questo luogo è inevitabile fare un salto al MusArCa, ovvero il Museo della Storia di Carpigliano Salentino, per poi tornare in strada alla ricerca di tanta bellezza, come i frantoi ipogei e i già citati menhir.
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Le spiagge più vicine
Carpignano Salentino non ha sbocchi sul mare. Si trova infatti nell’entroterra. La costa dista circa 15 km, per quanto riguarda l’Adriatico, mentre lo Ionio è a ben 35 km. Dopo aver visitato il borgo è possibile recarsi a Otranto e a Torre dell’Orso, da una parte, mentre Gallipoli, Porto Selvaggio e Santa Maria al Bagno dall’altra.
Il modo ideale per unire differenti tipologie d’esperienze, tra cultura, ottimo cibo, artigianato e relax marittimo. Non è da escludere neanche una visita a Lecce, che dista soltanto 25 km. Considerando come si tratti dell’entroterra e di una zona non legata al turismo di massa, si consiglia infine di raggiungerla via auto, la propria o una a noleggio.