Brindisi è una delle principali città della Puglia. Vanta più di 80mila abitanti, il che ne fa uno dei centri più popolosi dell’intero Salento. Ha un ruolo importante sotto l’aspetto culturale e commerciale.
Brindisi si erge su di un porto naturale. Vanta un’insenatura che si incunea nella costa adriatica pugliese. Troviamo le isole Pedagne all’interno di quelli che sono i bracci più esterni del porto. Un arcipelago molto piccolo, non visitabile purtroppo perché d’interesse militare.
La morfologia del territorio è prevalentemente pianeggiante. L’intero territorio rientra nella Piana di Brindisi, che si caratterizza per la vocazione agricola dei terreni.
Nella parte nord-orientale rientra invece nella pianura salentina, a circa 40 km dalla valle d’Itria. Poco distante troviamo la Riserva naturale statale Torre Guaceto, così come il mar Ionio a 45 km. Una città magnifica e ricca di vita, da visitare senza alcun dubbio.
Brindisi, antica storia e ottimo cibo: perché merita una visita
Cosa fare a Brindisi
Molto significativo il tarantismo nel territorio di Brindisi. Si mescolano tradizioni pagane e cristiane, che facevano un tempo riferimento a una sorta di isteria delle donne. Quelle colpite da questa “pazzia”, si credeva fossero punte da una tarantola. L’unico rimedio noto per guarire era quello di ballare ininterrottamente per giorni, così da evitare che il veleno facesse effetto.
Attraverso musica e danze, dunque, è possibile dare guarigione ai tarantini, realizzando una sorta di esorcismo musicale. La tradizione vuole che i suonatori di tamburello, violino, mandolino, organetto e chitarra si recassero nell’abitazione di chi venisse segnalato come “avente i sintomi”. Si suonava allora la pizzica, musica dal ritmo sfrenato, spingendo il soggetto a scatenarsi.
Oggi la tradizione è in qualche modo sopravvissuta. Tra le feste principali della città indichiamo il giorno del Corpus Domini, nel mese di giugno, che vede la processione del cavallo parato. Il vescovo porta in processione l’Eucarestia su di un cavallo bianco, circolando per le vie del centro storico.
All’origine c’è la leggenda legata al re di Francia Luigi IX che, prigioniero del Saladino, lasciò in pegno l’Eucarestia e partì alla volta di Brindisi, dove Federico II fece coniare, per l’occasione, il denaro utile al riscatto.
L’altra festività è quella patronale, dedicata ai Santi Teodoro d’Amasea e Lorenzo da Brindisi. Si celebra l’ultima domenica di agosto e prosegue fino ai primi di settembre. Un’occasione da non perdere per chiudere la propria estate nel migliore dei modi, tra balli, luci, cibo e tanta musica.