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Otranto segreta: 5 angoli nascosti che (forse) non conosci

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Otranto segreta: 5 angoli nascosti che (forse) non conosci

Otranto

Otranto, la porta d’Oriente, è celebre per la sua cattedrale con il mosaico dell’albero della vita, per il castello aragonese e per la sua marina affacciata su un mare che sembra dipinto. Ma oltre la sua facciata più nota, Otranto custodisce luoghi segreti, intimi, dove il tempo sembra rallentare. Ecco cinque angoli nascosti da scoprire, lontano dai percorsi più battuti.

Il vicolo dell’ombra

Nel cuore del centro storico, tra le case bianche e i balconi fioriti, esiste un piccolo vicolo che i locali chiamano «lu chianu te l’umbra». Qui il sole non arriva mai del tutto, e d’estate è un refrigerio naturale. Il silenzio domina, rotto solo dai passi leggeri e dal profumo delle piante aromatiche che sbucano dai cortili interni. Perfetto per chi cerca un momento di pausa tra una visita e l’altra.

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Il Bastione dei Pelasgi

Vicino alle antiche mura, quasi nascosto dalla vegetazione, si trova questo bastione con una vista mozzafiato. Meno frequentato dei belvedere principali, è il luogo ideale per assistere al tramonto o semplicemente contemplare il mare in solitudine. Qui, storia e natura si intrecciano con una forza silenziosa e suggestiva.

La scalinata dei pescatori

Ai piedi del borgo, seguendo una stradina che costeggia il porto, si incontra una scalinata che scende verso una piccola insenatura. Al mattino, i pescatori si danno appuntamento qui per sistemare le reti e raccontarsi storie. È un luogo autentico, fatto di gesti antichi e profumi salmastri, dove l’Otranto più verace si mostra senza filtri.

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Il giardino nascosto del Seminario

Pochi sanno che dietro l’antico Seminario di Otranto si apre un piccolo giardino, silenzioso e ombroso, dove il tempo sembra essersi fermato. Non sempre accessibile, ma se capita di trovarlo aperto, vale la pena entrare: piante mediterranee, vecchie fontane e muretti di pietra leccese lo rendono un piccolo paradiso urbano.

L’arco della Luna

Sulla via che porta al Faro di Punta Palascia, c’è un arco naturale scavato nella roccia, visibile solo in alcuni orari del giorno quando la luce lo attraversa. I locali lo chiamano «l’arcu te la luna» perché nelle notti limpide, la luna piena vi passa esattamente al centro. È un luogo magico, quasi sconosciuto, perfetto per una passeggiata romantica o una foto senza tempo.

Otranto ha tante anime, e quelle più belle spesso si rivelano solo a chi ha voglia di perdersi tra le sue pieghe.

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