Salento sotterraneo: esplorazione di grotte, frantoi ipogei e percorsi nascosti

Oltre ai noti panorami marini, il Salento offre ai visitatori un’esperienza unica con le sue grotte carsiche, i frantoi ipogei e i percorsi nascosti sotto la superficie, che raccontano una storia antica fatta di lavoro e ingegno.Una delle esperienze sotterranee più affascinanti da vivere in Salento è la visita alle sue spettacolari grotte carsiche. Tra le più famose c’è la Grotta Zinzulusa, situata sulla costa adriatica nei pressi di Castro. Questa grotta, scavata nel corso dei millenni dalle acque, è una meraviglia naturale che affascina con le sue formazioni calcaree, stalattiti e stalagmiti, e con la sua storia geologica che risale a milioni di anni fa.

La visita alla Grotta Zinzulusa è un viaggio affascinante nel cuore della terra, dove la luce filtra dall’esterno creando giochi di ombre e colori suggestivi. La grotta prende il nome dagli “zinzuli”, termine dialettale che significa “stracci”, utilizzato per descrivere le formazioni rocciose che pendono dal soffitto della grotta e che sembrano vecchi tessuti logori.

Un’altra grotta meno conosciuta ma altrettanto interessante è la Grotta dei Cervi a Porto Badisco, che racchiude al suo interno importanti pitture rupestri risalenti all’età del Neolitico. Questi disegni rappresentano figure stilizzate di cervi, cacciatori e animali, offrendo uno spaccato della vita preistorica nel Salento. La grotta non è sempre accessibile al pubblico, ma il suo valore storico e archeologico è immenso.

Grotta della Zinzulusa: origini, storia e leggenda

I frantoi ipogei: antichi luoghi di lavoro sotterranei

Il Salento sotterraneo non è fatto solo di grotte naturali, ma anche di strutture costruite dall’uomo, come i frantoi ipogei, antichi frantoi scavati nella roccia utilizzati per la produzione dell’olio d’oliva. Questi frantoi, risalenti al periodo medievale, rappresentano uno straordinario esempio di ingegneria contadina e sono stati per secoli il cuore pulsante dell’economia agricola del Salento.

Luoghi come Presicce e Miggiano sono noti per i loro frantoi ipogei, che si trovano sotto le piazze e le abitazioni del paese. Visitare questi frantoi è un’esperienza unica che permette di scoprire come veniva prodotto l’olio in condizioni sotterranee, sfruttando la temperatura costante e la protezione che la roccia offriva dai predoni e dalle intemperie. Gli ambienti, spesso angusti e umidi, raccontano la vita dura dei contadini che lavoravano per settimane intere in questi spazi sotterranei per produrre il prezioso “oro liquido”.

I frantoi ipogei del Salento: un viaggio sotterraneo tra storia e tradizione

Percorsi nascosti e luoghi segreti del Salento sotterraneo

Oltre a grotte e frantoi, esistono percorsi nascosti nel Salento che offrono esperienze uniche per chi è alla ricerca di qualcosa di più avventuroso. Tra questi c’è il Cammino delle Cipolliane, un sentiero che si snoda lungo le scogliere a picco sul mare e che conduce a grotte utilizzate anticamente come rifugi e depositi per la pesca. Lungo il percorso si possono ammirare panorami mozzafiato sul mare Adriatico, ma anche scoprire le grotte scavate nella roccia, alcune delle quali accessibili solo via mare.

Un altro luogo interessante è la Grotta della Poesia, una delle piscine naturali più belle del mondo, situata vicino a Roca Vecchia. Sebbene non si tratti di una grotta sotterranea in senso stretto, è comunque un luogo affascinante dove le acque cristalline si insinuano nella roccia, creando una piscina naturale scavata dal mare.

Grotta della Poesia: in Salento la piscina naturale più famosa d’Italia