Deliceto, il calendario degli eventi

Deliceto è un comune di poco più di 3mila abitanti, sito in Puglia nella provincia di Foggia. Trova spazio nei monti Dauni meridionali. Di fatto siamo tra il Tavoliere delle Puglie e l’Appennino campano.

Geograficamente parlando, si tratta di un’area montuosa, che comprende anche ben note alture: San Quirico, Celezza, Salecchia e Macchione. Il territorio si estende lungo il bacino idrogeologico della fiumara Carrapellotto. Chiunque decida di far visita al borgo deve necessariamente recarsi ad ammirare i ricchi boschi di querce tutt’intorno, così come la macchia mediterranea. Sotto l’aspetto delle coltivazioni, qui trovano spazio oliveti e vigneti, principalmente.

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Cosa fare a Deliceto

La festa patronale di San Mattia è nettamente la più importante di Deliceto. Si consiglia, dunque, di tentare di visitare per la prima volta il borgo proprio in questa circostanza. Si tratta di un modo per assicurarsi un’esperienza decisamente interessante.

Questa devozione ha radici molto profonde e ancora oggi si celebrano i solenni festeggiamento l’ultima domenica di febbraio. Probabile che il culto si sia diffuso intorno al 1000. Al tempo Deliceto faceva parte dell’area di influenza greco-bizantina. Si organizzavano festeggiamenti con baccanali di tipo pagano. Una consuetudine durata fino al secolo scorso, con i cittadini abbienti che spendevano cifre considerevoli.

La demolizione della chiesa dedicata al santo, però, segnò un punto di svolta. Reliquie e statue vennero portate in altre chiese. La statua in argento di San Mattia, però, venne riconsegnata alla riapertura. Oggi però non si ha idea di dove sia finita.

Si conserva nella chiesa Madre una Pala d’Altare con il martirio di San Mattia e un mezzo busto. Dell’antico cerimoniale non resta nulla, se non l’accensione di due cataste di legna, una dinanzi alla chiesa Madre e l’altra dinanzi alla chiesa dell’Annunziata.

A dire il vero, però, questi sono quelli grandi e “ufficiali”. Altri piccoli e privati vengono accesi nei vari rioni, su iniziativa dei privati. Per giorni si lavora all’organizzazione, con il recupero della legna per non farsi trovare impreparati. Dopo il tramonto, tutti gli abitanti si radunano e danno inizio alla festa, tra musica, gioia e tanto cibo.

Una tradizione perduta per molti anni ma ripresa poi dopo decenni. Oggi è possibile assistere ai grandi falò, così come godere degli eventi organizzati, dall’animazione ai concerti, dalla banda alle degustazioni di prodotto gastronomici locali. La città si illumina e fa festa fino a notte tarda. Uno spettacolo da non perdere.

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