Botrugno, il calendario degli eventi

Botrugno è un piccolo borgo con poco meno di 3mila abitanti. Si trova nella provincia di Lecce, in Puglia. Geograficamente parlando sia nell’entroterra della penisola salentina. Botrugno fa inoltre parte di quell’unione di comuni nota come Unione delle Terre di Mezzo.

La sua morfologia è quasi prevalentemente pianeggiante, compresa tra gli 83 e i 114 metri sul livello del mare. La parte meridionale rientra nei confini del Parco dei Paduli, area caratterizzata da un paesaggio dominato soprattutto da maestosi uliveti. Qui vivono tante specie animali differenti ed è possibile godere di querce secolari e tracce dell’antico bosco di Belvedere. In tanti sfruttano il borgo di Botrugno per come “casa base” per visitare tanti altri luoghi vicini. La cittadina confina infatti con San Cassiano, Supersano, Scorrano e Sanarica.

Il piccolo borgo di Botrugno, tra ulivi secolari e storia

Cosa fare a Botrugno

Ecco il calendario dei principali eventi che si organizzano tutti gli anni presso il borgo di Botrugno:

  • Giomadonnari;
  • Festa piccola di Sant’Oronzo – 20 febbraio;
  • Festa di Sant’Antonio da Padova – 13 giugno;
  • Festa dell’Assunta – 15 agosto;
  • Sagra dell’Anguria – 17 agosto;
  • Festa patronale di Sant’Oronzo – dal 25 al 27 agosto;
  • Premio Farsura – fine agosto.

Nello specifico la festa più importante è senza ombra di dubbio quella di Sant’Oronzo, patrono di Botrugno. Ha luogo ogni anno a fine agosto. Si organizzano dei festeggiamenti sia civili che religiosi. Si svolge in tale occasione anche la fiera del bestiame.

Le origini del culto risalgono al 1600, anche se l’evento miracoloso è avvenuto il 20 febbraio 1743. Il santo salvò la comunità dagli effetti di un terremoto devastante, che colpì tutto il Salento. In passato si sparava un’enorme quantità di fuochi d’artificio, al fine di rievocare il frastuono dell’evento sismico.

Le feste sono in realtà due, il 20 febbraio e il 26 agosto, ma quella estiva è la più sentita, che trasforma l’aspetto del borgo e trascina tutti in strada. Quella del periodo invernale è nota come la Festa piccinna, che è dedicata anche ai Santi Giusto e Fortunato. La leggenda narra infatti che Oronzo e Fortunato fossero legati da un vincolo parentale. Erano zio e nipote. Convertiti al cristianesimo dopo aver incontrato Giusto, allievo di San Paolo. Una fede potente, che purtroppo li condusse al martirio.

Santa Cesarea Terme, tesoro del Salento: cosa vedere e come arrivarci