Alliste è un borgo con poco più di 6mila abitanti. Rientra nella vasta e splendida provincia di Lecce, nel cuore del Salento. Nel suo territorio è compresa anche la frazione di Feline. Lo stesso dicasi per le località costiere di Capilungo e Posto Rosso.
Questa cittadina trova spazio nella valle compresa tra la Serra costiera e la Serra orientale, nei pressi della costa ionica. Il territorio si caratterizza per delle lievi alture e compatti calcari mesozoici. Un luogo ricco di storia antichissima, tutto da scoprire.
Alliste: la storia della città dell’arcangelo e della piccola Felline
Cosa fare ad Alliste
Sono tre i principali eventi annuali ricorrenti di Alliste. L’11 novembre si organizza la Festa del vino novello, che affonda le radici nella tradizione produttiva locale. Tanto buon cibo e ottimo vino trovano spazio sulle tavole di taverne, bancarelle e case del borgo.
Sul fronte religioso, invece, generalmente ad aprile si celebre la Festa della Madonna dell’Alto. Di preciso cade la prima domenica successiva a Pasqua. Il piccolo centro vede partire una fiaccolata al tramonto. I devoti percorrono il tragitto tortuoso, cantando e pregando attraverso i campi di ulivi secolari, costeggiando i muretti a secco, fino a raggiungere la Serra di Calaturo. I fedeli prelevano qui il simulacro della Madonna, che viene condotto in paese, dove viene fatta rincontrare con la statua di Sant’Antonio da Padova all’ingresso del borgo.
Al tempo stesso si svolge una fiera sul piazzale dinanzi alla chiesetta. In questo periodo è facilissimo gustare dolciumi di ogni genere, da quelli genuini e locali a quelli industriali, ma altrettanto golosi. Il tutto accompagnato da concerti e spettacoli di vario genere, come i fuochi pirotecnici.
Dal 30 ottobre al 1° novembre, invece, si celebra la Festa di San Quintino. Questi, nato ad Amiens nel III secolo d.C., stando alle pochissime testimonianze storiche. Era un cittadino romano, reso martire in Gallia. Aveva iniziato a predicare il Vangelo ad Amiens. Per questo venne incarcerato. La leggenda vuole che venne incatenato e torturato ripetutamente, affinché abiurasse. Lui riuscì a fuggire ma venne catturato e torturato ancora, poi decapitato. I suoi resti vennero gettati nelle paludi della Somme.
Si narra che un’immagine di San Quintino giunse ad Alliste grazie a un soldato francese al tempo degli Angioini. Non si conoscono però i motivi del patronato. Ancora oggi, però, si celebra il suo sacrificio per la fede.