Alberobello è uno dei borghi più famosi di tutta la Puglia. Ogni anno accoglie migliaia di turisti da tutte le parti del mondo, considerando le sue caratteristiche architettoniche, così come il magnifico scenario paesaggistico in cui sorge.
Vanta poco più di 10mila abitanti e rientra nella provincia di Bari. Visitare la cittadina vuol dire perdersi nel panorama straordinario della Valle d’Itria e della Murgia dei Trulli, che ospita numerosi borghi di gran pregio. I suoi trulli sono patrimonio mondiale dell’umanità. Dichiarati tali dall’Unesco nel 1996.
Alberobello: storia e cosa vedere oltre al Rione Monti
Cosa fare ad Alberobello
L’evento cardine del calendario delle festività di Alberobello è senza ombra di dubbio la festa patronale dei Santi Medici Cosma e Damiano. Si celebra ogni anno dal 25 al 28 settembre. Una celebrazione antica di quattro secoli, legata alla forte devozione dei conti di Conversano. La prima celebrazione risale al 27 settembre 1636. Nel corso del tempo, dunque, è evidente come la collocazione nel calendario annuale sia stato rispettata.
I più fedeli giungono da tutti i paesi limitrofi, solitamente a piedi, nella notte tra il 26 e il 28 settembre, così da assistere alla messa celebrata alle 4.00 di notte. Non a casa il 27 settembre è noto per la “festa dei pellegrini”, cui segue il 28 quella dei paesani.
Oggi la festa vanta sia eventi di carattere religioso che altri di tipo civile. Le celebrazioni si aprono la mattina del 25 con l’antica fiera del bestiame. Alle ore 8.00 del 26 settembre, poi, l’intera città si risveglia al suono delle “diane”, ovvero i botti pirotecnici che danno il via al cuore della festa. Bande musicali danno vita a concerti per le vie cittadine nel corso della giornata. Uno spettacolo magnifico.
Alla sera si accendono le luminarie, con Piazza del Popolo che si trasforma e diventa il principale punto d’aggregazione di Alberobello. Dinanzi al Municipio si apre il corridoio di luci, che prosegue lungo Corso Vittorio Emanuele e raggiunge la Basilica dei Santi Medici.
Come detto, in uno scenario illuminato a festa, si avvera poi l’arrivo dei pellegrini nel cuore della notte. La città è stracolma e dopo la messa delle 4.00 si riprendono i festeggiamenti. Tra racconto e partecipazione c’è tutta la differenza del mondo. Un’esperienza da vivere in prima persona, senza dubbio alcuno.