Giuggianello, borgo strategico per visitare il Salento

Giuggianello è il comune più piccolo all’interno della provincia di Lecce, con i suoi circa 1300 abitanti. Siamo nell’area centro meridionale del Salento e la sua posizione è, turisticamente parlando, ottima. Ciò perché risulta particolarmente vicino a località molto più note per il turismo di massa, come Otranto, Santa Maria di Leuca e Gallipoli.

Diso, posizione strategica e relax assicurato

Cosa vedere a Giuggianello

Senza ombra di dubbio una delle attrazioni principali è rappresentata dal Dolmen Stabile, ovvero un megalite noto ai locali come Quattromacine, data la sua collocazione nei pressi del casale omonimo. Scoperto nel 1893, si trova in aperta campagna ai confini con il territorio di Giurdignano. Sorretto da sette pietre su base rocciosa, vanta una lastra di copertura dello spessore medio di 20 cm. Per tutto il suo profilo è percorso inoltre da una fenditura, che converge poi in un incavo circolare.

Gli amanti della natura avranno pane per i propri denti in questo borgo. Su una piccola altura, nota a tutti come Collina dei Fanciulli e delle Ninfe, un luogo colmo di mistero, si trovano i Massi della Vecchia.

Si tratta di grandi formazioni calcarenitiche di epoca miocenica. Sono state modellate da acqua e vento nel corso dei secoli, fino a ottenere delle forme bizzarre. Forse gli antichi modellarono a mano un monolite preistorico, generando una Dea Madre. Da sempre nella cultura popolare si lega a delle leggende, associando strani nomi a questi enormi massi.

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Il giardino botanico

Il giardino botanico di Giuggianello è una tenuta di campagna molto antica. Ospita al suo interno una delle raccolte di piante rare, grasse e tropicali più antiche. Si parla però tra i locali di Cutura Giardino Botanico, perché cutura deriva da “cute”, termine in dialetto per indicare la pietra, il che indica proprio questo paradiso, nato dalla pietra.

Il casale si trova nei pressi di Otranto, precisamente tra Palmariggi e Giuggianello. Mantiene il classico stile rurale di fine Ottocento, estendendosi per circa 35 ettari. Riesce a vantare una ricchezza floreale che lo rende un esempio unico in Italia.

In un trionfo di colori e profumi ci si imbatte anche nel laghetto di papiri e ninfe, il bosco di Lecci e il giardino roccioso. Passeggiando si arriva fino alla serra, di circa 1000 m quadri. Alla fine del percorso è presente il giardino segreto, chiamato così perché custodisce le piante più rare. A completare la visita ci sono infine un’oasi di biodiversità e un’area dedicata agli animali.

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