Cursi, il cuore della pietra leccese

Cursi è un piccolo borgo in provincia di Lecce, che vanta meno di 4000 abitanti. Si trova in piena penisola salentina e rappresenta uno dei principali paesini per quanto riguarda l’estrazione della pietra leccese. Fa parte della Grecia Salentina, il che comporta la tutela tanto della lingua quanto delle tradizioni greche.

Dal punto di vista scenografico il borgo di Kurt sia poco da invidiare ad altri ben più noti. Ciò perché trova spazio in una valle profonda, ricca di cave e accarezzato le temperature miti in inverno e caldo in estate. Le origini del nome sembrano risalire al centurione Marco Curzio, che ottenne il terreno in compenso per i suoi servigi. Teoria differente fa risalire il nome al termine latino “diarii cursores”, dal momento che il borgo fungeva da stazione per corrieri al tempo degli antichi romani.

Diso, posizione strategica e relax assicurato

Cosa vedere a Cursi

Nel centro storico di Cursi è ben nota e di grande interesse la “laura” basiliana. A tutti i locali è nota come la cripta di Santo Stefano. Risale al XI-XIII secolo e vanta numerosi affreschi, anche se danneggiati.

Restando in ambito religioso, la chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola merita una visita, trattandosi di una struttura risalente al Settecento. Risulta essere modesta ma, al tempo stesso, è ricca di storia. All’esterno si trova inoltre la Torre dell’orologio, che risale al XIX secolo.

Corsia un gran valore anche dal punto di vista archeologico. Sono stati rinvenuti, infatti, diversi menhir. Tra quelli più citati troviamo Croce di Bagnolo e Croce delle Tagliate, alti circa 4-5 metri. Il primo trova spazio lungo la strada provinciale che porta da Cursi a Bagnolo del Salento. Il secondo invece incastonato in un muro di recinzione di un campo denominato Croce. La loro presenza testimonia come il villaggio fosse abitato fin dalle origini dell’umanità.

Sotto l’aspetto civile, si consiglia una visita presso il Palazzo feudale, che risale al XI secolo. Voluto dal barone Filippo Antonio Maramonte. Era una residenza e non ottenne mai alcuna fortificazione.

Cutrofiano, alla scoperta del suo tesoro in ceramica

Nei dintorni di Cursi

Nell’area circostante il borgo di Cursi spiccano le famose cave. La fortuna del luogo è infatti connessa in particolar modo alla ricchezza del sottosuolo. Vi si trovano svariati tipi di pietre calcaree, adatte per la lavorazione e la decorazione con gli intagli.

È nota come la pietra di Cursi, che ha consentito la diffusione del barocco leccese. Le cave di Cursi sono state un vero e proprio teatro di numerose iniziative culturali, tra eventi di vario genere e concerti.

Non solo questo nei dintorni, però. A 30 km troviamo Lecce, ad appena 18 c’è Otranto e a 40 km circa ci sono Santa Maria di Leuca e Gallipoli. Come non citare, infine, Castrignano de’ Greci, Bagnolo del Salento, Magli e Melpignano, dove si celebra la famosa Notte della Taranta.

Corigliano d’Otranto, borgo patria del griko



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