Vico del Gargano, il paese degli innamorati

Vico del Gargano è un piccolo paese sul Gargano. Vanta circa 7500 abitanti ed è noto anche come “il paese degli innamorati”. Trova spazio in Provincia di Foggia, a 50 km circa dal capoluogo. Un’area che resta nel cuore, arricchita da scorci magnifici sul tavoliere delle Puglie.

Una tappa da inserire di certo nei propri itinerari di viaggio in Puglia, considerando la bellezza assoluta. Si trova infatti nel Parco Nazionale del Gargano, a 20 km da località rinomate come Peschici e Rodi Garganico, così come a 40 km circa da Vieste. Trova spazio non a caso nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia.

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La storia di Vico del Gargano

La fondazione dell’antico borgo di Vico del Gargano risale a un’epoca precedente all’anno mille. Realizzato con le pietre del Monte Sant’Angelo, laddove sorge. La zona era però abitata fin dalla preistoria. Ciò è confermato dalle tracce di insediamenti paleolitici. La vista da qui è magnifica e nei giorni chiari si riesce a intravedere il Mare Adriatico. Uno spettacolo che ha sempre attirato l’uomo.

L’imperatore Federico di Svevia ne fece il suo personale territorio di caccia, dopo averlo conquistato nella prima metà del 1200. Ha origini antiche il suo centro storico, caratterizzato da stradine strette e vicoli tipici. Uno dei più importanti e antichi è il “vicolo del bacio”. Si tratta di una strada minuscola, lunga mezzo metro e poco più e larga appena 30 centimetri. Il suo nome deriva dal fatto che per passarvi in due occorre mettersi con la schiena alle pareti delle case, percorrendo il tutto l’uno di fronte all’altra, vicini al punto quasi da baciarsi.

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Cosa vedere a Vico del Gargano

Il centro storico è molto caratteristico e permettere di respirare un’atmosfera connessa a un tempo lontano. Un borgo suggestivo, a dir poco, che apre le porte sulla sua storia attraverso il Museo Etnografico e il Trappeto, ovvero un frantoio realizzato in buona parte nella roccia, risalente al 1300.

Di grande interesse è inoltre la cinta muraria, fatta realizzare con scopi difensivi nel 1292 dal maestro dei balestrieri Teodisco de Cuneo. Una costruzione imponente, che contava al tempo 20 torri.

Abbiamo poi il castello Normanno Svevo da annoverare tra i luoghi da scoprire senza dubbio. Elenchiamo poi il Palazzo Della Bella, che risale al Novecento e si ispira, per impianto e struttura, al Palazzo Vecchio di Firenze. Da non farsi mancare poi una visita presso le aree archeologiche del Monte Tabor e del Monte Pucci.

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