Gravina di Puglia: cosa ammirare e soprattutto gustare

Nel sud della Puglia, guardando all’entroterra, si arriva a Gravina di Puglia. Siamo a circa 60 km da Bari, in un territorio nel verde della Murgia. Questa cittadina è molto antica, considerando come la sua fondazione risalga a 3000 anni fa, circa. Le prime notizie ufficiali, che riportano già di un borgo di grandi dimensioni, risalgono all’VIII secolo avanti Cristo.

Prima città della Magna Grecia e poi romana. Importante dal punto di vista strategico per la sua posizione. Era infatti una stazione di rifornimento sulla via Appia, che da Roma portava a Brindisi. Col passare dei secoli, le continue razzie di Visigoti e Vandali spinsero gli abitanti a trovare rifugio nelle grotte di tufo, che si aprivano nel profondo burrone ai margini della città. Col tempo, le grotte vennero ampliate e abbellite, al punto da realizzarvi delle chiese sotterranee.

Giovinazzo: il borgo della leggenda di Perseo

Cosa vedere a Gravina di Puglia

Iniziamo dagli edifici religiosi, come la Chiesa di San Michele, che risale al X secolo. Ricavata da un unico blocco di tufo. Fu la prima cattedrale cittadina. Dimensioni notevoli, tanto quanto i resti dei dipinti ancora apprezzabili all’interno.

Santa Maria degli Angeli è invece una chiesa rupestre, che presenta delle antiche tombe tanto all’interno quanto all’estero. Prova dell’esistenza di un sepolcreto. Venne riscoperta in maniera casuale negli anni Cinquanta, nel corso di lavori di ristrutturazione urbana. Scavata nel tufo, vanta al suo interno ancora l’antichissimo altare.

Tra i monumenti di Gravina di Puglia da non perdere troviamo il Ponte Acquedotto. Alto 37 metri e lungo 90, vene costruito originariamente per attraversare il Crapo. Era questo l’antico nome del torrente di Gravina. In seguito divenne un acquedotto, crollato in parte nel 1722 a causa dei terremoti.

La storia di questo borgo è racchiusa nel Museo della Fondazione, sito nel caratteristico centro storico di Gravina di Puglia. Numerose le sale, adornate da un ricco mobilio, risalente a Seicento-Settecento, con esposizione d’abiti d’epoca e maioliche.

Da scoprire, inoltre, la collezione archeologica, che vanta duemila reperti, circa. Di grande valore inoltre è la pinacoteca, così come la collezione di divise militari e armi esposta.

Gioia del Colle, natura incontaminata e tanta vita tutto l’anno

Cosa mangiare a Gravina di Puglia

Non solo cultura a Gravina di Puglia, anche tanto ottimo cibo. Tra le particolarità del luogo segnaliamo il vino Verdeca, bianco frizzante da affiancare ai formaggi tipici del luogo, come il Pallone e il Fallone. Da provare, poi, il Sasanello, ovvero un biscotto a base di vin cotto.

Tra i piatti tipici troviamo il Calariello, che fa parte della tradizione antica, con carne d’agnello, verdure, aglio e cipolla. Spazio poi ai Calzoni, ovvero forme di pasta ripiene di zucchero, ricotta, scorsa di limone grattugiato e cannella. Da consumarsi rigorosamente con del sugo di pomodoro.

Ginosa, alla scoperta della gravina: paradiso per chi ama la natura