Facile da raggiungere e ricca di storia, Brindisi rende molto facile il compito dei turisti. Visitarla approfonditamente è un passo d’obbligo durante un viaggio in Puglia. Ci si può soffermare per appena un giorno o più, raggiungendo altre località nei dintorni, di grande interesse, agevolmente.
Bovino: una perla nei Monti Dauni
Cosa vedere a Brindisi
Iniziamo dalla più antica piazza della città, ovvero Piazza Duomo. La sua bellezza è connessa, senza dubbio, ai tanti edifici di prestigio presenti, dalla Cattedrale al Seminario, dal Palazzo Balsamo all’Istituto S. Vincenzo, fino al Museo Archeologico Provinciale.
Spazio inoltre al portico dei Cavalieri Gerosolimitani. Che dire, giungere qui vuol dire investire potenzialmente ore alla scoperta dello splendore brindisino. Abbiamo citato la Cattedrale, nota anche come Duomo di Brindisi o Basilica della Visitazione. Consacrata nel 1089, ha subito nel tempo numerosi danni e ricostruzioni. Al suo interno sono però ancora apprezzabili frammenti del primissimo pavimento, oltre a tele e mosaici di grande spessore.
Citati anche questi, meritano una descrizione ulteriore. I Portici dei Cavalieri Templari risalgono al XII-XIII secolo. Il loro uso non è mai stato ben chiarito. La struttura vanta arcate gotiche e una colonna in marmo greco. Per molto si tratta di una antica loggia. Potrebbe però anche essere stato il primo palazzo arcivescovile cittadino. Oggi funge da ingresso al Museo Archeologico Provinciale.
Recandosi presso il porto di Brindisi, invece, è possibile ammirare le Colonne Romane. Questo monumento risale al XIV secolo e si tratta di un emblema cittadino. All’interno del Palazzo Belvedere è inoltre possibile godere a pieno della Collezione Archeologica S. Faldetta. Siamo in questo caso sul lungomare e in questo luogo è possibile scoprire l’antica storia brindisina e regionale, attraverso 363 reperti storici, tutti di provenienza pugliese. Per la maggior parte si tratta di ceramiche, di varie forme e colorazioni. Non mancano però pezzi in bronzo e sculture in stile indiano.
Brindisi si arricchisce, però, anche di castelli. Partiamo da Castello Alfonsino, che dà sul mare e si trova sulla piccola isola di Sant’Andrea. L’esterno appare in pietra, mentre l’interno dà su un salone molto ben decorato. Passiamo infine al Castello Svevo. È a venti minuti di distanza da Alfonsino e a 1km appena dal centro storico di Brindisi. Si tratta però di un luogo da poter ammirare soltanto dall’esterno. È infatti chiuso permanentemente. I restauri in corso lo rendono infatti inagibile.
Bitonto: i tesori della Città degli Ulivi
Cosa mangiare a Brindisi
La cucina brindisina è molto variegata, come del resto in tutta la Puglia. Ecco alcune ricette da provare in uno dei tanti locali della città. Un grande classico è polpette e involtini, o per dirla come un locale, purpetti e brascioli. Polpette fritte e poi cotte nel sugo, con involtini di carne, prevalentemente vitello, ripieni di formaggio, prosciutto e alloro.
Nell’elenco trovano spazio, poi, le orecchiette e fave, ovvero i rapicauli, ma di certo sono da provare le cozze locali. Sono di fatto imprescindibili su queste tavole, preparate in svariati modi differenti. La ricetta più nota è però quella delle racanate, ovvero le cozze gratinate.
Bitetto: cosa vedere nella città dell’Oliva Termite