Toritto, la città della mandorla

Toritto è un piccolo comune della provincia di Bari. Un borgo medievale che rientra nell’area dell’altopiano della Murgia. Noto soprattutto per le sue mandorle tipiche, è una località compresa nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Svariati i terreni locali destinati alla coltivazione, soprattutto di uliveti e vigneti.

Una zona naturalisticamente molto ricca, tanto nei confini della cittadina quanto nelle aree circostanti. Spesso è possibile ammirare le transumanze dei greggi abruzzesi, magari mentre ci si dirige alla scoperta delle conformazioni carsiche tipiche del territorio della Murgia.

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La storia di Toritto

Le prime tracce di un insediamento nell’area dell’attuale Toritto risalgono al V-IV secolo d.C., dato il ritrovamento dei resti di una necropoli che risale al periodo peuceta. Come accaduto per gli insediamenti delle aree limitrofi, è nato in seguito un nuovo centro abitato durante il Medioevo.

La fondazione del paese vero e proprio risale al IX secolo, nonostante la prima attestazione certa sia datata 1069. Al tempo l’area era sotto la dominazione normanna, che ha portato allo sviluppo del primo nucleo abitativo intorno al castello.

Per quanto riguarda l’etimologia del nome, invece, questa è alquanto incerta. Sembra derivi dalla radice di torus, che vuol dire altura, o tauretum, che vuol dire collina. È però possibile anche affidarsi al mondo delle leggende, e una locale vuole che il nome di riferisca a un piccolo toro bianco, tanto celebre da essere inserito nello stemma cittadino.

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Cosa vedere a Toritto

Il centro di Toritto è rappresentato di fatto da Piazza Vittorio Emanuele II, anche nota come piazza vecchie. È la più antica della città e qui si staglia il Castello Marchesale. Era la storica dimora dei feudatari locali e risale al 1167. Aspetto spartano ma ricco di storia. Nelle vicinanze troviamo poi la torre dell’orologio, datata 1564. Una costruzione laica che scandisce l’ora delle ben dieci chiese, che rappresentano il gran tesoro religioso locale. Da visitare di certo la Chiesa della Madonna della Stella, costruita prima del 1092, così come la Chiesa matrice di San Nicola, che risale al Quattrocento.

Nel parlare di Toritto, però, è impensabile non citare le sue mandorle tipiche. Un’eccellenza locale, molto saporita e arricchita da note di burro finali. Un presidio Slow Food, coltivata per svariati motivi oltre l’alimentazione. Le foglie sono ottimo mangime per il bestiame e i gusci si prestano per la produzione della carbonella. Le loro ceneri, infine, sono ottimo fertilizzante.

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