Monte Sant’Angelo, dal Santuario alla Foresta Umbra: patrimoni UNESCO

Monte Sant’Angelo è un borgo ben noto per il Santuario di San Michele Arcangelo, patrimonio dell’Umanità UNESCO. Per quanto ciò rappresenti il principale elemento d’attrazione per i turisti, non è il solo motivo per raggiungere questa località in Puglia.

Iniziamo col dire, ad esempio, che questo non è l’unico patrimonio UNESCO del territorio, considerando la presenza delle faggiate vetuste della Foresta Umbra. Innegabile come il fascino di questa cittadina sia dato dal suo panorama naturale da sogno. Basti pensare che tutt’intorno si staglia il Parco Nazionale del Gargano. Si tratta però anche di un luogo ricco di storia, il che risulta evidente anche dall’architettura locale.

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Santuario di San Michele Arcangelo

Partiamo proprio dal Santuario di San Michele Arcangelo, al quale è possibile accedere attraverso l’omonima Basilica. Quest’ultima è stata edificata dopo l’apparizione del Santo. Da allora è meta di pellegrinaggio.

La facciata è sormontata dalla Torre Angioina, un campanile commissionato da Carlo d’Angiò, come ringraziamento al Santo dopo la conquista dell’Italia meridionale. Vanta una scalinata molto lunga, con ben 86 scalini, divisi in cinque rampe. Conduce verso il piano inferiore, dov’è la Porta del Toro. Un portale magnifico, che vede ai due lati delle colonne tortili, sostenute da leoni.

Superato il portale, si accede a un atrio molto ampio, che termina con delle porte in bronzo, che indicano l’accesso alla grotta di San Michele. È qui che si può ammirare l’altare della Madonna del Perpetuo Soccorso, così come l’altare di San Michele Arcangelo.

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Cosa vedere a Monte Sant’Angelo

Come detto, il Santuario non rappresenta l’unico luogo di grande interesse. Spazio anche per il Complesso di San Pietro. È composto da resti dell’antica chiesa di San Pietro, dalla chiesa di Santa Maria Maggiore e dal battistero di San Giovanni in Tumba. Rappresenta la parrocchia più antica della città. L’abside consente l’accesso al battistero di San Giovanni Battista, anche noto come Tomba di Rotari.

Da non ignorare, ovviamente, il Castello di Monte Sant’Angelo. È tra gli edifici più importanti del luogo, voluto dal Vescovo di Benevento Orso I, nel IX secolo. Una struttura imponente, modificata notevolmente nel corso dei secoli, sulla quale troneggia la Torre dei Giganti, alta 18 metri e dotata di mura spesse 3 metri.

Per quanto riguarda il centro storico, impossibile non perdersi tra le vie del Rione Junno. Un luogo che riporta forzatamente i turisti indietro nel tempo. Ci si incammina tra le casette bianco candido, percorrendo stradine in pietra e scalinate. Le basse case non hanno uno schema e semplicemente si innalzano sulle vie, vantando un chiaro stile medievale.

E per gli amanti della natura? C’è la già citata Foresta Umbra. In questo caso non si fa riferimento alla regione, ovviamente, bensì alla parola latina che significa “cupa”. Occupa 10mila ettari all’interno del Parco Nazionale del Gargano, con più di duemila specie vegetali, con faggi alti più di 40 metri.

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